Itinerario da “Le Biblioteche circolanti, “Dai nostri inviati 1997-2011” a “Terzani parole contro la guerra”
Mantova, 6 settembre 2012
Qui Mantova vi scrive Silvia Berruto …
Questo è il report breve di una ricognizione, anche fotografica, in due spazi “dedicati” del festival degni di essere segnalati.
Due spazi della storia, della cultura e della memoria collettive.
Due spazi collettivi assolutamente da visitare.
Due teche.
Ad ingresso libero.
“Le biblioteche circolanti” e “Dai nostri inviati 1997-2011” due spazi-idee dinamici ai quali, nel dopo festival, dedicherò il dovuto spazio monografico.
Per “continuare la campagna di divulgazione e approfondimento sulle diverse forme di biblioteca” si legge in un supplemento de “La Voce di Mantova”, Festivaletteratura quest’anno propone al pubblico – minore ed elitario direi, per quanto attiene alla fruizione dei lettori, che sicuramente con troppa velocità, ho potuto misurare nella giornata di ieri – di riflettere sulla realtà delle biblioteche popolari circolanti.
“Le biblioteche circolanti” costituiscono un itinerarium mentis in culturam.
La ricostruzione di una biblioteca popolare di inizio Novecento nelle sale del Capitano di Palazzo Ducale e due furgoni, detti in gergo “bibliobus” dal loro peculiare modalità detta appunto “circolante”, offrono uno spaccato di spazi (le biblioteche) e di contenuti (i libri), assolutamente da visitare, per l’accattivante forma itinerante così necessaria, e indispensabile, per il loro scopo intrinseco.
Non è superfluo ricordare il carattere coraggioso e libertario intrinseco a queste esperienze, nate più di cent’anni fa per l’educazione, e quindi l’emancipazione, dei loro destinatari principali: le classi subalterne.
“Dai nostri inviati 1997-2011” è un archivio.
La protagonista è la memoria.
Ricercata, voluta, non fissa e fissata per sempre, a causa dei rischi sempre in agguato, rappresentati dai ostruzionismi, ad opera di spregiudicati che, producendo strumentalmente documenti e/o fonti ex novo, verosimili o falsi, e dunque ad usum, modificano i fatti, la storia e la memoria.
Presso l’archivio del Festivaletteratura, nei giorni del festival, è possibile riascoltare
le registrazioni di alcuni interventi dei reporter ospitati del festival dal 1997 al 2011.
Imperdibili.
Perdibile, per lo stile o per l’assenza di stile, l’aperitivo inaugurale che è avvenuto con un brindisi in due fasi.
Dapprima i rappresentanti delle istituzioni hanno brindato fra loro e poi con la folla.
Nessun intervento, microfonato, è stato rivolto al pubblico.
L’impressione è stata quella di “un assalto” collettivo e trasversale: non alla cultura, o alla “cultura” del bere e del mangiare, ma al bere e al mangiare tout court.
“Terzani parole contro la guerra” ha riproposto l’intervento di Terzani al Festivaletteratura videoregistrato il 7 settembre 2002 intercalato da musica e da letture.
Per la regia di Silvano Piccardi e per la musica di Rita Marcotulli.
La musica di Rita Marcotulli, pianista di rara sensibilità e raffinatezza, è stata la co-protagonista con la parola, estrapolata da testi dello stesso Terzani e recitati da Silvano Piccardi, ha ritmato l’omaggio artistico, culturale e umano che ha commosso il pubblico in più frangenti.
Sino alle lacrime.
Le stesse lacrime di commozione di Tiziano Terzani, restituite dalle immagini di repertorio, di fronte al pubblico che lo accolse, con un caloroso applauso, quel 7 settembre 2002.
Un lungo applauso live ha salutato Tiziano anche ieri sera.
Silvia Berruto, giornalista e fotoreporter freelance
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Biblioteche circolanti in Piazza Erbe – Mantova 05.09.2012 – © Photo Silvia Berruto