Archivio per marzo 2016

22
Mar
16

ORRORE E TERRORE A BRUXELLES. UNA SOLA RISPOSTA POSSIBILE:#nonviolenza

http://www.azionenonviolenta.it/bruxelles-je-suis-europeen-et-citoyen-du-monde/

ORRORE E TERRORE A BRUXELLES
UNA SOLA RISPOSTA POSSIBILE:
#nonviolenza

Je suis européen et citoyen du monde

La guerra è il più grande crimine contro l’umanità, che la facciano le bombe dei terroristi di Daesh o le bombe sganciate da aerei di eserciti regolari. Oggi piangiamo le vittime di Bruxelles e condanniamo i carnefici assassini. Oggi abbiamo bisogno di mezzi di soccorso per salvare i feriti dell’attentato e i profughi in fuga dall’inferno. Oggi sentiamo la mancanza di una polizia efficiente contro i criminali terroristi e di una polizia internazionale per fermare i criminali di guerra. Oggi dobbiamo difendere i diritti umani di tutti, dei turisti e cittadini innocenti come delle popolazioni che subiscono i bombardamenti indiscriminati.
Oggi e domani dev’essere il momento della nonviolenza, l’unica via per salvare l’umanità dal suo suicidio.

Mao Valpiana
presidente del Movimento Nonviolento

22
Mar
16

FERMARE LE STRAGI NELL’UNICO MODO POSSIBILE

Ricevo da Peppe Sini e immediatamente posto.

Grazie Peppe

Le stragi che oggi hanno insanguinato Bruxelles ci colmano di orrore e di terrore, di lacrime e lutto, di un muto sgomento e di un dolore insostenibile

Ma questo ennesimo abominevole crimine deve anche aprirci gli occhi, il cuore, la mente.

Ad esso occorre rispondere con la forza della verità, della ragione, dell’umanità.

*

La morte di massa che i criminali terroristi portano nel cuore dell’Europa è tragicamente la stessa morte di massa che da decenni le armate legali dei governi occidentali e dei loro sanguinari complici e sicari regionali, ed i prodotti letali dei mercanti di armi, spargono nel vicino e nel medio oriente; e le organizzazioni terroristiche che ora portano nelle nostre città europee un diluvio di sangue sono state allevate dai nostri governi, dalle nostre guerre, dalle nostre armi, e la politica del terrore globale dei poteri imperiali riproducono specularmente sulla scala ad esse accessibile.

*

Come ci si poteva illudere che quelle guerre non avrebbero raggiunto anche le nostre case?

Come ci si poteva illudere che i terroristi colà finanziati, armati e addestrati dalle potenze occidentali e dai loro complici regionali non avrebbero prima o poi esteso il loro campo d’azione da quelle terre alle nostre?

Come ci si poteva illudere di essere in un’isola felice, in una campana di vetro, in una torre d’avorio, in una fortezza inespugnabile, quando le tecnologie hanno unificato il mondo e le armi di sterminio sono a disposizione di tutte le mafie così come dell’uomo più solo, più stolto e più disperato? mentre milioni e milioni di esseri umani, già oggi vittime delle guerre e della fame, del terrore e delle devastazioni, delle dittature e della schiavitù, hanno perso ogni loro bene e sono costretti a fuggire attraverso deserti e mari, attraverso paesi e continenti, affrontando la morte – e sovente alla morte soccombendo quando ormai la meta agognata sembrava vicina -, perché i governi dei paesi europei negano loro il primo di tutti i diritti: il diritto a salvare la propria vita, rifiutando ad essi l’approdo in un luogo in cui vivere in pace?

*

C’è un solo modo per fermare le stragi: cessare di commetterle e di favoreggiarle.

C’è un solo modo per sconfiggere il terrorismo: scegliere la nonviolenza.

Occorre una immediata politica di disarmo e di proibizione assoluta di produrre, commerciare e detenere armi.

Occorre una immediata politica di smilitarizzazione dei conflitti e di intervento umanitario non armato e nonviolento per salvare tutte le vite.

Occorre contrastare il militarismo, il razzismo e il maschilismo: che sono le reali basi ideologiche e i modelli comportamentali del terrorismo stragista e schiavista (che usa oggi strumentalmente la religione esattamente come appena ieri usava altrettanto strumentalmente le ideologie laiche otto e novecentesche – il patriottismo e il nazionalismo, ma anche il socialismo e l’anarchia).

*

L’Italia decida di contrastare le guerre e le stragi, con la drastica riduzione delle spese militari e l’avvio della Difesa popolare nonviolenta e dei Corpi civili di pace, con gli aiuti umanitari ovunque occorrano, con la cessazione immediata della produzione armiera, con la denuncia e l’impegno per lo scioglimento delle alleanze militari terroriste e stragiste (come la Nato), e convochi l’Unione Europea a fare altrettanto.

L’Italia decida di lottare davvero contro il razzismo, accogliendo tutti i profughi e garantendo loro un servizio di trasporto pubblico e gratuito che consenta a tutte le persone l’ingresso in Italia in modo legale e sicuro – e convochi l’Unione Europea a fare altrettanto.

L’Italia decida di lottare davvero contro il maschilismo, innanzitutto applicando pienamente la Convenzione di Istanbul e sostenendo i centri antiviolenza delle donne, e convochi l’Unione Europea a fare altrettanto.

*

Alla violenza occorre opporre la nonviolenza.

All’odio che uccide occorre opporre la solidarietà che salva.

Alla barbarie che disumanizza occorre opporre la civiltà che affratella e assorella.

Al male occorre opporre il bene.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi è una sola umanità.

 

Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

 

Viterbo, 22 marzo 2016

 

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani”, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com, centropaceviterbo@outlook.it, crpviterbo@yahoo.it

21
Mar
16

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato 
IL DISEGNO DI LEGGE 141 
CONTRO TUTTE LE DISCRIMAZIONI.

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Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato mercoledì 16 marzo scorso 
IL DISEGNO DI LEGGE 141 CONTRO TUTTE LE DISCRIMAZIONI.

Il Piemonte è la prima regione in Italia che ha approvato una legge che considera tutte le differenze legate al sesso, all’orientamento sessuale, all’età, alla disabilità 
ma anche alla provenienza etnica.Tutte le differenze sono un valore per la Regione Piemonte, non un elemento di discriminazione”

Questa la dichiarazione di Monica CERUTTI, Assessora ALLE POLITICHE GIOVANILI, DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO, COOPERAZIONE DECENTRATA INTERNAZIONALE, PARI OPPORTUNITA’ DIRITTI CIVILI, IMMIGRAZIONE, a Torino, al corteo cittadino contro il razzismo, sabato 19 marzo scorso.

E ora spazio a tutti gli adeguamento dovuti.

 

Silvia Berruto, giornalista contro il Razzismo

® Riproduzione riservata

 

 

 

 

 

 

 

21
Mar
16

Abdullahi Ahmed, cittadino del mondo, oggi è anche ITALIANO

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Sabato 19 marzo scorso, a Torino, nel corteo cittadino contro il razzismo, in occasione della GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLE DISCRIMINAZIONI RAZZIALI con noi c’era Abdullahi Ahmed.

Già alla mattina Abdullahi aveva preso la parola durante l’imperdibile incontro intitolato NON CONOSCERE FA PAURA! Non si affitta ai meridionali: migranti di ieri e oggi si confrontano.

Oggi a Settimo (TO) Abdullahi ha giurato nella sala consiliare del comune della sua residenza.

Da oggi Abdullahi ha ottenuto la cittadinanza italiana.

Abdullahi è ora (anche) Italiano.

Gli porgiamo i nostri migliori AUGURI di BUONA VITA.

Ché BENVENUTO, per molti di NOI,  lo è da quando è arrivato in Italia.

 

Che tu possa perdonare, quanti tra NOI non sanno quello che fanno, ma, LO HANNO FATTO, LO FANNO e CONTINUERANNO A FARLO LO STESSO.

 

Con la mia commozione. E con un lungo interminabile abbraccio.

 

Silvia

 

Riproduzione riservata

 

 

 

 

 

 

 

 

20
Mar
16

giornate per l’eliminazione della discriminazione razziale a Torino e a Chivasso. Io c’ero!

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giornata+antirazzismo+2016

 

 

 

 

 

 

 

 

 

12
Mar
16

Contro la guerra. AUGURI COLLETTIVI ancora una volta a tutte e a tutti

Ripubblico, non a caso, oggi, 12 marzo, il testo, non integrale, dunque un estratto, dei miei auguri del 1 gennaio 2016 rivolti a qualcuno di speciale che ha accompagnato la mia ricerca di senso: amiche, amici, ricercatrici e ricercatori, donatrici e donatori di senso, curatrici e curatori, anche di malsanìe, donne e uomini che hanno costellato il mio andare non invano.

Estendo gli auguri a tutt* quell* che ho incontrato successivamente al primo giorno dell’anno perché decidano di aggiungersi a quanti di NOI hanno deciso di dirigersi nella direzione della comprensione e dell’AZIONE comune verso il SOL DELL’AVVENIR.

A tutt* chiedo di porsi contro la guerra e di costruire SENSO e GIOIA di PACE.

E se la pace non è possibile che si scelga almeno di imparare e di imboccare la VIA della nonviolenza.

 

“Questo è un augurio collettivo rivolto a tutte e a tutti Voi che avete accompagnato il mio cammino verso la comprensione della vita e del senso della vita nell’ultimo anno.

A tutte e tutti Voi desidero augurare così il BUON ANNO 2016, come sono capace e con le parole e la musica di amiche e di amici che sono sempre con me. Oggi nella Giornata mondiale per la pace devo anche ricordarci che ci viene chiesto un impegno a costruire. Non a distruggere.
Le armi sono guerra e la guerra è morte. Per tutti.
Non c’è mai un vincitore.

Sono – e siamo – tutti perdenti e tutti vinti  nella vita cambiata persempre da un’esperienza senza ritorno, come è quella della guerra …

“… ora ho tutto per me, ma mi rimane l’idea
di esser quello che non è tornato.
Ora è tutto per me. Resta solo l’idea
che forse son io a non essere tornato.”

Perciò Vi chiedo, Vi supplico, opponeteVi in ogni modo alla guerra.

Vi segnalo un antiwar song che ci richiama all’impegno contro ogni guerra.

Il testo, nella versione più poetica reperita, è di Guido Rolando di Cabaret Schengen da “Né grande né guerra.”

 

Con Brecht chiudo rivolgendo a Voi il mio invito-preghiera laici.

“Così termina
la storia di un viaggio.

Avete ascoltato e avete veduto
ciò che è abituale, ciò che succede ogni giorno.
Ma noi vi preghiamo:
se pur consueto, trovatelo strano!
Inspiegabile, pur se normale !
Quello che è usuale, vi possa sorprendere !
Nella regola riconoscete l’abuso
e dove l’avete riconosciuto
procurate rimedio! *
…  per non rischiare di arrivare all’appuntamento del dare e del ricevere
senza aver niente da portare

Un abbraccio collettivo.
Con rispetto,
Silvia
* Da L’eccezione e la regola
Bertolt Brecht,1930
A chi non l’avesse già fatto, chiederei cortesemente, anche, di considerare la possibilità di sostenere con la Vostra firma la petizione:
https://www.change.org/p/alla-comunit%C3%A0-valdostana-il-servizio-migranti-di-aosta-non-deve-chiudere
Aloha !
“P.S. Per Silvia e il gruppo di kriton.
La mia proposta per il Giorno della Memoria è questa.
Suonerei con Silvia e canterei con voi la struggente e importante “Sarajevo” di Jaromir Nohavica nella versione in lingua polacca.
Musica e testo non sono impossibili da interpretare.
AUGURI  da SIMONE e dalla sua band
SARAJEVO di Jaromir NOHAVICA
SARAJEVO traduzione poetica di Guido ROLANDO di Cabaret Schengen
Sarajevo

 

Tra le piane del nord cattiva è la tormenta

E l’acqua più impetuosa il cuore ci spaventa

migriamo come uccelli, voliamo come falchi

vocali su quaderni che fluttuano nel blu.

 

Ceppo che alimenti il rosso fuoco

il giaciglio scalda qui

oltre la collina é Sarajevo

e tu mi dirai di sì.

 

Un prete o un funzionario officeranno il rito

Con l’abito e col velo l’anello indosserai

Lontano porta l’onda del mare che ci unisce

Di stelle è il firmamento che ci illuminerà.

 

Ceppo che alimenti il rosso fuoco

il giaciglio scaldaci

oltre la collina é Sarajevo

e tu mi dirai di sì.

 

Io costruirò una casa tutta di pietra bianca

travi di grande quercia sorreggeranno i muri

La forza dell’amore la fortificherà

E non ci sarà colpo che mai l’abbatterà.

 

Ceppo che alimenti il rosso fuoco

il giaciglio scaldaci

oltre la collina é Sarajevo

e tu mi dirai di sì.

 

 

con tutta la mia disperazione nei confronti della guerra ma, contemporaneamente, con tutta la forza che so e che posso,
per oppormi ad essa,
senza se e senza ma …
Sl
12
Mar
16

un’altra difesa è possibile

In tutto questo sfacelo UN’ALTRA DIFESA E’ POSSIBILE !

 

Mercoledì 10 febbraio c’è stata una conferenza stampa a Montecitorio.

Dopo il deposito della Legge di iniziativa popolare, alcuni deputati hanno presentato una Legge di iniziativa parlamentare (la n. 3484) che ripropone lo stesso testo.

I deputati Marcon (Sinistra italiana), Zanin (Partito Democratico), Basilio (Movimento 5 stelle), Sberna (Per l’Italia – Centro Democratico), Artini (Alternativa Libera), Civati (Possibile), hanno firmato congiuntamente la proposta di Legge “Istituzioni e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa civile non armata e nonviolenta”.

Il peso delle firme dei cittadini è stato rafforzato.

La proposta di Legge è stata assegnata alle Commissioni Affari costituzionali e Difesa, e ora attende l’inizio dell’iter parlamentare.

Sul sito della Campagna trovate tutte le novità:

Qui il video integrale della conferenza stampa:

La Conferenza Stampa di #AltraDifesaPossibile


Qui il testo del nostro comunicato:

Società civile e Parlamento: “Si dia una casa alla difesa non armata e nonviolenta”


Qui stralci della dichiarazione congiunta dei deputati:

Sei Deputati rilanciano “Un’altra difesa è possibile”


Qui la cronologia delle tappe della nostra Campagna:

La Cronologia della Campagna

 

Tutti i gruppi territoriali della Campagna devono riprendere L’AZIONE per coinvolgere i Parlamentari del proprio collegio chiedendo loro di firmare e sostenere la proposta di Legge.

 

silvia

 

 

 

 

 

12
Mar
16

AVVENTURA LIBICA: EIA, EIA! ALALA’! di Mao Valpiana, presidente nazionale del Movimento Nonviolento. Ricevo e volentieri posto

AVVENTURA LIBICA: EIA, EIA! ALALA’!
di Mao Valpiana, presidente nazionale del Movimento Nonviolento

Un mio intervento su Huffington Post:
(con un link al sito della Campagna)

http://www.huffingtonpost.it/mao-valpiana/in-libia-la-storia-si-ripete-ma-unaltra-difesa-e-possibile_b_9381754.html

 

Tutto pronto per la nuova guerra di Libia, a conduzione italiana.
Viene presentata come un’operazione militare, richiesta dalle autorità locali, per fermare l’avanzata dei combattenti con bandiera dello Stato Islamico, ma in realtà sarà un intervento bellico voluto dal Pentagono per la messa in sicurezza dei giacimenti petroliferi e per determinare la futura ripartizione libica ed il suo controllo.
La storia si ripete
(…)
il nostro dovere, prima ancora della protesta contro la guerra, è la proposta per la pace. Assume pieno significato la Campagna “Un’altra difesa è possibile”, per la difesa civile, non armata e nonviolenta, come alternativa seria e possibile. Contro la guerra finanziamo la pace. Diamo un euro al giorno, per ogni giorno di guerra in Libia, al Movimento Nonviolento che tenacemente, da oltre 50 anni, costruisce politiche e pratiche di nonviolenza, con iniziative locali e campagne nazionali, informazione e formazione, cultura e ricerca.
È la nostra protesta-proposta, la nostra obiezione-azione.

_____________________
Movimento Nonviolento
via Spagna, 8
37123 Verona

Tel/Fax 045 8009803
http://www.nonviolenti.org
http://www.azionenonviolenta.it

5×1000 c.f. 93100500235
War is over  (John Lennon)

12
Mar
16

Tutti i giorni della nostra vita contro la guerra

Posto nuovamente solo il video proposto nel testo di

NON VOGLIAMO FARE UN’ALTRA GUERRA. NO A UNA NUOVA SPEDIZIONE IN LIBIA

ora di silenzio – oggi – a Torino – ore 18:00 – PiazzaCastello davanti a Via Garibaldi

 

 

IL DIRITTO ALLA VITA E’ DI TUTT* e  PER TUTT*

 

CON TUTTE LE AZIONI CHE SO e LE LACRIME che non posso trattenere

 

poniamo rimedio

 

sl

12
Mar
16

12 marzo contro la guerra

Dalla nlCRRS_data

 

 

#12marzocontrolaguerra

Vi invitiamo a condividere la nostra opposizione alla guerra partecipando all’ora di silenzio che si terrà

sabato 12 marzo 2016 dalle 18 alle 19
In piazza Castello davanti a via Garibaldi #Torino


Non vogliamo fare un’altra guerra

L’Italia si prepara a bombardare, e forse a invadere la Libia. Un’altra guerra, altre morti, altre distruzioni, altre spese militari e questa volta ci dicono che è per combattere Isis/Daesh.

26 anni di violazioni dell’articolo 11 della Costituzione
– 17 gennaio 1991: l’Italia interviene nella guerra all’Iraq (I guerra del golfo)
– 11 dicembre 1992: l’Italia si aggrega agli USA alla guerra in Somalia
– 24 marzo 1999: l’Italia partecipa alla guerra del Kossovo bombardando la Serbia
– 7 ottobre 2001: l’Italia partecipa alla guerra in Afganistan … che continua …
– 20 marzo 2003: l’Italia interviene nella guerra all’Iraq (II guerra del golfo)
– 27 marzo 2011: l’Italia si aggrega alla guerra della NATO per bombardare la Libia

Eppure questi 26 anni di guerre non solo non hanno portato pace, benessere e maggiori libertà, ma anzi hanno prodotto interminabili sofferenze e devastazioni.

Noi non vogliamo essere complici delle scelte guerrafondaie che stanno impoverendo il paese e arricchendo i fabbricanti di armi e perciò ripetiamo:

No a una nuova spedizione in Libia


Arci Torino
Centro Studi Sereno Regis
Donne in nero della Casa delle Donne di Torino
Movimento Internazionale della Riconciliazione
Movimento Nonviolento
Pax Christi Torino


silvia



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