Archivio per novembre 2012

22
Nov
12

IL PRIMO REFERENDUM PROPOSITIVO VALIDO IN ITALIA é già STORIA

IL PRIMO REFERENDUM PROPOSITIVO VALIDO IN ITALIA é già STORIA

In Valle d’Aosta il “pirogassificatore” non si costruirà

Col 94,02 % di SI (47.143 elettori) la Valle d’Aosta, domenica 18 novembre 2012, ha deciso che “il pirogassificatore” (leggi inceneritore di rifiuti) non si costruirà.
Il 5,98, pari a 3000 elettori, ha votato NO
436 le schede bianche (0,86%)
339 le schede nulle (0,67 %)
50.909 i votanti sui 104063 aventi diritto.
Un successo.
Valle Virtuosa è il comitato che si è costituito e si è battuto per il SI.
Dietro alla vittoria del SI ci sono studio, lavoro, confronti, incontri, scontri, conflitti.
Professionisti che hanno dato gratuitamente il loro contributo.
Una base allargata, consapevole, attiva, aperta e accogliente.
36 tra movimenti ed associazioni.
Senza protagonismi ed eccessi.
Consultazione di esperti, ricerca, consultazione e produzione di dati.
Innumerevoli serate informative e tanti contatti con la gente.

Valle Virtuosa ha costruito la proposta di la legge regionale di iniziativa popolare che è stata approvata con i dati sopra citati.
Con questi risultati è stata approvata la proposta di legge regionale di iniziativa popolare n.177/XIII, recante: Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n.31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti), pubblicata nel B.U.R. n.34 del 16 agosto 2011 e depositata presso la Segreteria generale del Consiglio regionale in data 29 dicembre 2011.

“In considerazione delle ridotte dimensioni territoriali della regione e dei limitati quantitativi di rifiuti prodotti, al fine di tutelare la salute e di perseguire criteri di economicità, efficienza ed efficacia, nel ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali non pericolosi, non si realizzano né utilizzano sul territorio regionale impianti di trattamento a caldo quali incenerimento, termovalorizzazione, pirolisi o gassificazione”.

E’ il testo che si legge in terza di copertina della tessera di Valle Virtuosa.
Che abbiamo portato in tasca, nel cuore e soprattutto in testa.
Fino all’ultimo momento disponibile, attenti e intenti a supportare le ragioni del SI.

E’ molto più ampia la lettura politica del risultato che contiene anche la richiesta di “altra” politica che in realtà si è già informalmente autocostituita in questo gruppo allargato.

Il risultato del referendum sancisce un’azione e un’espressione dal basso convinte.

Sfiducia politicamente l’Union Valdotaine, Popolo delle Libertà, Stella Alpina e Fédération Autonomiste.
Sfiducia culturalmente il comitato, antagonista, denominato Valle Responsabile.
E anche La casa del consumatore.

Sfiducia tutte queste compagini che hanno promosso l’ASTENSIONE anche secondo la Costituzione della Repubblica Italiana.

La partecipazione, la scelta, il risultato del VOTO di questo primo referendum propositivo italiano VALIDO sono, infatti, assolutamente incontrovertibili.

Commozione e gioia per una lunga domenica notte.

Personalmente non ho fatto festa con gli altri perché ho deciso di comunicare col resto d’Italia.
Anche per informare.
Gli amici.
Le compagne e i compagni di lare lotte fuori porta.
Giornalisti, attivisti e portali nonviolenti e “altroeconomici”
Molti i giornali che non erano al corrente del referendum.
Molti altri quelli che in questi due anni hanno scelto di non parlarne.
Ora, e solo da 4 giorni, è un profluvio di notizie e di “approfondimenti” su blog e portali, anche mainstream.
Molti di questi “pezzi” fanno tenerezza.
Perché molti di coloro che scrivono e che non sono di qui e soprattutto, non sono qui, non sanno e neppure immaginano tutte le dinamiche, passate e in essere, e quindi non possono far altro che postare info con una sorta di vero e proprio copia e incolla.

In proposito linko due contributi che credo esilaranti:

Da Il Fatto Quotidiano.

E da un blog privato (del dottor Stefano Montanari)

La tensione ora qui è alta.
Nel linguaggio corrente si dice “si taglia con il coltello”.

Dopo i primi tentativi di immobilismo, ora si è passati all’attivismo della maggioranza. Dopo equilibrismi di vario genere fra cui molteplici tentativi di rinvio della questione alla prossima legislatura, il tavolo tecnico chiesto da Valle Virtuosa è stato bocciato dalla maggioranza a favore di una “commissione speciale” (della maggioranza) che nell’immaginario  della stessa dovrebbe prendersi in carico la gestione dei rifiuti.

La commissione non sarebbe aperta al pubblico e i suoi verbali non accessibili.

La sospensione immediata dell’iter della costruzione dell’impianto e il rafforzamento della raccolta differenziata, in vista dell’attivazione del trattamento della quota umida, sono i primi atti da agire.
Qui, nel profondo Nord-West da dove vi scrivo, vi assicuro che negli ultimi due anni è stata dura e credo di poter dire che … ah (se) sarà dura.
La legge modificata dal referendum entro 10 giorni dal ricevimento del verbale da parte dell’ufficio elettorale deve essere promulgata dal presidente della Regione.

“Nous n’héritons pas la terre de nos ancêtres, nous l’empruntons à nos enfants”
A.de Saint-Exupéry

silvia, VV, tessera numero 0290

Come ci vede il Dottor Stefano Montanari

Il video
Non Bruciamo il nostro futuro.‬
Si al Rifiuto Utile -Il documentario ufficiale di ValleVirtuosa

e infine il mio ormai vecchio

SOME LIKE IT HOT

19
Nov
12

Successo per il referendum propositivo in Valle d’Aosta: il 94,02 % ha votato SI

Col 94,02 % di SI (47.143 elettori) la Valle d’Aosta ha deciso che “il pirogassificatore” (leggi inceneritore di rifiuti) non si costruirà .

Il 5,98,  pari a 3000 elettori, ha votato NO

436 le schede bianche (0,86% )

339 le schede nulle (0,67 %)

50.909 i votanti sui 104063 aventi diritto.

Con questo risultato è stato approvato il quesito referendario :

“In considerazione delle ridotte dimensioni territoriali della regione e dei limitati quantitativi di rifiuti prodotti, al fine di tutelare la salute e di perseguire criteri di economicità, efficienza ed efficacia, nel ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali non pericolosi, non si realizzano né utilizzano sul territorio regionale impianti di trattamento a caldo quali incenerimento, termovalorizzazione, pirolisi o gassificazione”.

E’ molto più ampia la lettura politica del risultato che contiene anche la richiesta di “altra” politica.

Il risultato sancisce l’azione e l’espressione dal basso.

Sfiducia politicamente l’Union Valdotaine, PdL, Stella Alpina e Fédération Autonomiste.

La partecipazione, la scelta il risultato di questo primo referendum propositivo italiano VALIDO sono, infatti, assolutamente incontrovertibili.

silvia berruto

18
Nov
12

IL PRIMO REFERENDUM PROPOSITIVO (valido) ITALIANO E’ STORIA

Quando la storia dà i brividi

ITALY, VALLE D’AOSTA, AOSTA

Aosta, domenica 18.11.2012
ore 22:00

Ha votato il 48,92% dei Valdostani

“E poi la gente,
perché è la gente che fa la storia,
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.

Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perché nessuno la può fermare.”

(La storia – Francesco De Gregori)

Pur con un quorum.
Del 45%.
Per 46829 votanti necessari.

Il quorum del 48,92 % è stato raggiunto per 50909 votanti.

E’ questa la terza volta per un referendum propositivo.
La seconda per e dalla Valle d’Aosta. (2007; 2012)
Una, intermedia, per il Trentino-Alto Adige.(2009)

LA STORIA HA DATO I BRIVIDI

Ora alle ore 22,31 è tempo per la commozione.
Per la festa.

E ancora per la lotta.

Quella culturale, quella politica, qualla locale. Che continua.

Un ricorso alla Corte Costituzionale sulla legge di inziativa popolare potrebbe essere agito.

Domattina lo spoglio delle schede.

silvia

Su questo si può leggere:

18 novembre 2012. Valle d’Aosta.Tanti SI per il primo referendum propositivo (valido) italiano
I DATI

ASSOCIAZIONE VALLE VIRTUOSA

video
“‪Non Bruciamo il nostro futuro.‬ Si al rifiuto utile”
Il documentario ufficiale di ValleVirtuosa

– continua –

16
Nov
12

18 novembre 2012. Valle d’Aosta. Tanti SI per il primo referendum propositivo italiano

18 novembre 2012. VALLE D’AOSTA
Tanti SI per IL PRIMO REFERENDUM PROPOSITIVO della storia italiana
Il dovere-diritto di votare

Domenica 18 novembre 2012 è, e sarà, una data storica per molti di noi.
Non solo per i Valdostani e per la Valle d’Aosta ma anche per l’Italia.

I Valdostani sono chiamati a decidere.
Ad esprimere direttamente –  senza deleghe e delegati – LA LORO SCELTA secondo il loro personale irripetibile pensiero, più che mai collettivo, su una questione che riguarda tutta la popolazione.
Ecco il quesito:
“In considerazione delle ridotte dimensioni territoriali della regione e dei limitati quantitativi di rifiuti prodotti, AL FINE DI TUTELARE LA SALUTE e di perseguire criteri di economicità, efficienza ed efficacia, nel ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali non pericolosi, non si realizzano né utilizzano sul territorio regionale impianti di trattamento a caldo quali incenerimento, termovalorizzazione, pirolisi o gassificazione”.

In 7000 abbiamo firmato per avviare l’iter per il referendum.
Si vuole modificare la legge regionale n. 31 del 3 dicembre 2007 – e precisamente il comma 5 dell’articolo 7 – riguardante le disposizioni in materia di gestione dei rifiuti.

Se il quorum minimo del 45% sarà raggiunto (46.829 elettori), se i SI saranno la maggioranza, oltre a cambiare la leggere regionale sulla gestione dei rifiuti, eliminando così la possibilità di costruire impianti di incenerimento, si farà STORIA: andando a votare e votando SI i Valdostani potranno realizzare contemporaneamente anche il PRIMO REFERENDUM PROPOSITIVO VALIDO IN ITALIA.
Buona pratica apripista anche per tante altre lotte in essere.

Ci hanno provato in ogni modo gli oppositori – non sempre sostenitori leali del NO – ma ora che si va a votare sono portatori dell’INUTILITÀ’ DELLA CONSULTAZIONE ELETTORALE, sollecitatori e promotori dell’ASTENSIONE.

A me resta nel cuore e poi anche nella testa tutto quanto ho provato a comunicare con il progetto culturale che ho pensato, proposto e agito con tante e tanti studenti nel 2012:  “Il dovere-diritto di essere liberi. In un contesto condiviso del rispetto delle regole valide per tutti.
Ipotesi per un percorso collettivo di partecipazione e di cittadinanza responsabili: fra storia e memoria”, una sezione del progetto culturale “Collettivamente memoria 2012”.
Per ricordare le lotte di tutte e di tutti coloro che si sono battuti per la/e nostra/e Libertà.
Anche di espressione.
Per questo ho coniato forte e chiaro il titolo-mònito: IL DOVERE-DIRITTO DI ESSERE LIBERI.

Ma anche per agire principi fondamentali e per i contenuti di protagonismo.
Nella fiducia e nella condivisione dei principi costituzionali.
Per agire l’Articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana ” [… ]
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Ed anche l’Articolo 48 : Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.[7]
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

Con circa 140 giovani, ora non ho sottomano i dati precisi che a giorni pubblicherò, ho letto, fra il 30 gennaio e il 25 aprile 2012, in biblioteca e in piazza, i principi fondamentali della Costituzione.
Con quei giovani abbiamo letto i primi 12 articoli detti “Principi fondamentali” della Costituzione della Repubblica Italiana.
Ed anche altri articoli.
Fra cui l’Articolo 13.
Con la consapevolezza di voler essere riconoscenti a chi ha lottato per le nostre libertà e rispettosi della Costituzione, intendiamo impegnarci per garantire ai giovani e a chi verrà il presente e il futuro di vite sane e degne di questo significato.
Per questo continueremo ad insegnare e a leggere in modo filologico il testo di riferimento per le cittadine e per i cittadini liberi: la Costituzione.
Senza piegarla ad interessi di bottega.

Mi rimbombano dentro, con forza certo ma anche con una non minima dose di amara serenità, uniti al DOVERE DI AGIRE e di NON ARRENDERSI MAI, ora che si conclude ma non finisce la lotta per la tutela e per la salute, anche MENTALI di tutt* noi compagni di viaggio, due contributi che mi piace qui segnalare.
Perché le ore che ci separano da qui al voto siano più lievi e più consapevoli.

Futuro semplice di Alex Langer

… Lentius, profundius e soavius
più lenti invece che più veloci,
più in profondità, invece che più in alto
più dolcemente o più soavemente invece che più forte

e uno dei mòniti-sollecitazioni di Gandhi a cui sono molto affezionata e che mi accompagnano nella vita di tutti i giorni:

‘Ti darò un talismano.
Ogni volta che sei nel dubbio o quando il tuo io ti sovrasta, fai questa prova: richiama il viso dell’uomo più debole e più povero che puoi avere visto e domandati se il passo che hai in mente di fare sarà di qualche utilità per lui.
Ne otterrà qualcosa?
Gli restituirà il controllo sulla vita e sul suo destino? In altre parole, condurrà all’autogoverno milioni di persone affamate nel corpo e nello spirito? Allora vedrai i tuoi dubbi e il tuo io dissolversi’.

Per questo e per molto altro voterò SI.

Per i figli e le figlie che non ho avuto ma che già vivono e che verranno: mie e miei compagni di viaggio.

con tutto il rispetto che so,

silvia berruto

Per farvi un’idea si possono leggere:
 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

“Rifiuti, anche la Valle d’Aosta è pur sempre Italia” di Maurizio Pallante e Andrea Bertaglio (Il Fatto Quotidiano 29.10.2012)

PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA. Dagli INSEGNANTI del Liceo Bérard (Aosta)

VALLE VIRTUOSA

Some like it hot – Silvia Berruto – su Transcend Media Service

04
Nov
12

4 novembre: BASTA GUERRE

In qualsiasi comune – 4 Novembre niente cerimonie – Basta guerre Basta eserciti

Evento inserito il 01/11/2012

Data

  • Prima data: 04/11/2012
  • Seconda: //
  • Terza: //
  • Quarta: //

Zona

Regionale-Nazionale

Luogo

  • Comune: In qualsiasi comune – BS
  • Luogo: Monumento caduti
  • Indirizzo:

Categoria

Manifestazioni, assemblee, cerimonie

Organizzatori

ognuno di noi

Descrizione

In alternativa alle celebrazioni ufficiali, che sono formalistiche ed ipocrite, cerchiamo di valorizzare il giorno del 4 Novembre non per celebrare gli eserciti, ma unicamente per ricordare le vittime innocenti delle guerre: i soldati semplici e i civili coinvolti in guerre che nessuno di loro ha mai voluto.
Atrocità assolute da cancellare dalla storia umana.Nel nuovo millenio l’umanità non può fare a meno degli eserciti?

Le armi sono fatte per uccidere. … così gli eserciti.
Non esistono scuse.

Il volantino riporta solo alcune delle spese militari italiane.
In tempo di crisi, di profondi cambiamenti perchè non iniziare da questo: basta esercito … riconvertiamolo.

Portiamo ai monumenti dei caduti delle nostre città … da soli o in gruppo un segno … una candela … qualcosa per iniziare a rompere uno dei tabù più saldi (forse perchè comandano i maschi?): la guerra e la sua presunta necessità.

Possiamo far girare il volantino … e lasciarlo accanto alla candela.

Contatti

Volantino

GUARDA I DETTAGLI :
http://www.soloeventi.org/in-qualsiasi-comune-4-novembre-niente-cerimonie-basta-guerre-basta-eserciti-656.html

04
Nov
12

Oggi 4 novembre a Torino: nella guerra si è sempre sconfitti

domenica 4 novembre 2012 – ore 16.30
Centro Studi Sereno Regis – via Garibaldi, 13 – Torino

La segreteria MIR-MN del Piemonte e della Valle d’Aosta  propone una CAMMINATA PER sottolineare che in una guerra non c’è vittoria ma solo lutto.

Si porteranno dei cartelli con la frase  “Nella guerra si è sempre sconfitti” con le bandiere della pace.

L’appuntamento è alle 16,30 e la camminata sarà dal centro studi Sereno Regis fino a piazza Castello e ritorno.

In piazza si faranno un cerchio e un momento di riflessione con delle letture.

04
Nov
12

UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE : OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

Intendiamo proporre per il 4 novembre l’iniziativa nonviolenta “Ogni vittima ha il volto di Abele”.

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le città d’Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno CONTRO tutte le guerre e le violenze.

Affinché il 4 novembre, anniversario della fine dell'”inutile strage” della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l’impegno affinché non ci siano mai più guerre, mai più uccisioni, mai più persecuzioni.

*

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo più austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo è possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perché le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perché convocano ogni persona di retto sentire e di volontà buona all’impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignità e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

*

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza può salvare l’umanità.

*

Movimento Nonviolento

per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an@nonviolenti.org, sito: http://www.nonviolenti.org

Peacelink

per contatti: e-mail: info@peacelink.it, sito: http://www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace di Viterbo

per contatti: e-mail: nbawac@tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Nota per la stampa a cura del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

Viterbo, 6 ottobre 2012

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it , centropacevt@gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

03
Nov
12

Per Ottavio il mio lungo interminabile applauso

In punta di cuore. Ottavio Mario Mai

Con un mio lungo interminabile applauso

sl

In punta di cuore

01
Nov
12

4 NOVEMBRE NON FESTA MA LUTTO

Il 4 novembre viene ancora festeggiato come Festa della Vittoria militare del 1918.

Ecco i costi umani di quella guerra: Italia: 680.071 morti; 1.050.000 feriti di cui 675.000 mutilati. Austria-Ungheria: 1.200.000 morti; 3.620.000 feriti.

I morti di tutti i paesi furono quasi 10 milioni.

Per noi il 4 novembre sarà vera festa solo quando celebrerà un mondo liberato da tutte le guerre e da tutte le armi.

Per un futuro di giustizia e di pace, vogliamo: che siano tagliate le spese militari e e che l’Italia ritiri il proprio esercito di occupazione dall’Afghanistan e da tutti gli altri teatri di guerra.

In Italia le spese militari, ammontano ogni anno a oltre 25 miliardi di euro.

Sono soldi sottratti ai lavoratori, alle pensioni, alle spese sociali.

Soldi destinati a creare fame, disastri e guerre nel mondo.

Ogni cittadino italiano paga per le spese militari oltre 400 euro l’anno.

Oltre 15 miliardi di euro sono stati previsti per acquistare 90 cacciabombardieri F35 da impiegare per attacchi al suolo (… contro chi? ). Costeranno oltre 170 milioni di euro ciascuno.

… 12 anni di violazione dell’art. 11 della Costituzione (… l’Italia ripudia la guerra …)

– 24 marzo 1999: l’Italia partecipa alla guerra del Kossovo bombardando la Serbia

– 7 ottobre 2001: l’Italia partecipa nella guerra in Afganistan

– 20 marzo 2003: l’Italia interviene nella guerra all’Iraq

– 27 marzo 2011: l’Italia si aggrega alla guerra della NATO per bombardare la Libia
OGGI: con i militari italiani in Afganistan (che costano oltre 2,4 milioni di euro al giorno), e in altre parti del mondo, non solo si è continuato su questa strada sbagliata, stupida e pericolosa, ma con la scusa di combattere il terrorismo internazionale si sono aumentate a dismisura le spese militari e trascinato il nostro paese in una pericolosa spirale di violenza facendolo diventare uno dei possibili obiettivi di attacchi terroristici.

SIAMO QUINDI DIVENTATI OSTAGGI DI SCIAGURATE SCELTE GUERRAFONDAIE.

Il tutto ci viene propinato in una continua costruzione di falsità in cui anche il termine “guerra” viene venduto come “missione di pace”.
Movimento Internazionale della Riconciliazione

Movimento Nonviolento

Via Garibaldi 13 – 10122 Torino




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