Collettivamente memoria 2019 propone per il 27 gennaio – Giorno della Memoria – una riflessione ed un percorso com-partecipati in co-conduzione con i suoi protagonisti di sempre: i giovani e i testimoni.
Testimoni, luoghi e memorie attraverso un percorso dalla/e storia e dalla/e memoria/e che si declina dal Giorno della Memoria “alla memoria di tutti i giorni” come auspicava Italo Tibaldi, deportato politico, maestro e amico, sostenitore del progetto culturale Collettivamente memoria al quale il progetto è dedicato, insieme alle amiche e maestre Ida Desandré, deportata politica, e Anna Cisero Dati, staffetta partigiana.
Dal No alla guerra al dovere di testimoniare e al dovere di non collaborare intesi come forme costruttive di impegno: umano, politico e culturale e collettivo.
Dai costruzionismi, neologismo coniato per significare la costruzione del nemico e/o dello straniero, all’arcaica e sempre attuale necessità di progettare una convivenza civile possibile, alla realtà di chi, spesso in un viaggio di sola andata, per scelta o per deportazione, ora come negli anni del fascinazismo, si vede negare il diritto ad una vita in dignità, in libertà e in sicurezza.
Alle testimonianze di ieri e di oggi che stanno a dirci che si parte perché costretti e per un altrove che spesso rimane persempre tale.
Per essere consapevoli che la solidarietà è un’utopia necessaria come ha scritto Stefano Rodotà.
Alla Filoxenia, l’amore per lo straniero, una delle risposte nonviolente al difficile e delicato problema dell’accoglienza responsabile: responsabilità e dovere di tutti.
Nella lucida consapevolezza dell’unica differenza esistente fra un regime non democratico e un regime democratico come ha insegnato Norberto Bobbio.
Il regime non democratico è un regime di tipo esclusivo che tende ad escludere persone e gruppi di persone dal godimento dei diritti fondamentali.
Il regime democratico è, al contrario, di tipo inclusivo e tende ad includere tutti nel godimento dei diritti fondamentali.
Restiamo umani !
Silvia Berruto, giornalista contro il razzismo
PROGRAMMA
Collettivamente Memoria 2019
Dedicato a Italo Tibaldi, Ida Desandré deportati politici
e a Anna Cisero Dati staffetta partigiana
© Progetto culturale di Silvia Berruto
Domenica 27 gennaio 2019
GIORNO DELLA MEMORIA
Espace Populaire
ore 18:00
“Dal Giorno della Memoria alla memoria di tutti i giorni” (Italo Tibaldi)
No alla guerra. Un ringraziamento agli alberi
11.11.2018 ore 11.11. Di Mario Brunello, Paolo Rumiz, Filippo Lombardi e orchestra Villa Lobos. Parco naturale Paneveggio (Trento)
Se questo è un uomo. Secondo Paolo Fresu
Ex umbris ad memoriae lucem (10’56”) – Italia, 2017
di Lorenzo Antonicelli, Vivien Bovard, Charlotte Catona, Silvia De Gattis, Erika Follis, Francesca Furia, Andrea Gaudio, Sophia Grosso, Luca Liffredo, Guido Marcoz, Jacopo Mochet, Pietro Mirabello, Pietro Perrone.
Della memoria. Il dovere della testimonianza. Intervento di Erika Follis
Non nel mio nome. Il dovere di non collaborare. Contributo di Silvia Berruto
Costruzionismi. La costruzione dello “straniero” come altro da sé.
Persone, modi e mondi possibili senza nemici e senza stranieri.
Per il diritto d’asilo e il dovere dell’accoglienza, secondo la Costituzione della Repubblica Italiana, la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e il diritto internazionale.
Qui ad Atene noi facciamo così. Dal Discorso agli Ateniesi, Pericle, 431 a.C.
TESTIMONI E TESTIMONIANZE
Solo andata. Prendre parti: scegliere da che parte stare
Qui ad Aosta NOI abbiamo fatto così. Testimonianza dell’immigrato politico Firat Ak.
(Qui) A Roccaforte del Greco (Reggio Calabria), i roccafortisciani hanno fatto così.
Testimonianza dell’immigrata economica Enza Falcomatà.
Extrait da I Grecanici di Paolo Bolano.
Il coraggio di restare soli. Messaggio di Domenico Lucano
FILOXENIA. L’amore per lo straniero.
Una risposta nonviolenta
Per Riace.
Organizzazione e co-promozione: Collettivamente memoria 2019 con ARCI/Espace Populaire.
“Collettivamente memoria” è un progetto culturale di Silvia Berruto
© 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019.
Silvia Berruto, giornalista contro il razzismo