FESTIVAL DELLE MIGRAZIONI – Siediti vicino a me
a cura delle Compagnie Acti Teatri Indipendenti, Almateatro e Tedacà
San Pietro in Vincoli – Zona Teatro
Sermig – Arsenale della PAce
Scuola Holden
Scuola Cottolengo
20 – 21 – 22 – 23 Settembre 2018
Quattro giorni di spettacoli, incontri,concerti,momenti culinari e attività sui temi della migrazione, della convivenza, del dialogo
Programma dettagliato e info sul sito http://www.festivaldellemigrazioni.it
Ho ricevuto il 26 agosto scorso e oggi posto l’invito del Sindaco Maurizio Verona
per oggi
Il 21 settembre a partire dalle 14.30 tutti a Sant’Anna di Stazzema per un raduno in difesa dei valori della Pace, della non violenza, della solidarietà, della libertà di opinione e di tutti i valori della Costituzione
nella Giornata Internazionale della Pace
Cara cittadina, caro cittadino,
sta succedendo qualcosa che non possiamo più sottovalutare, siamo di fronte al diffondersi di episodi di intolleranza, di rievocazione dei totalitarismi, ad appelli inaccettabili di discriminazione diffusi da altoparlanti, a porti chiusi a bambini malati nella totale indifferenza di tutti e addirittura con il plauso del governo.
I campanelli continuano a suonare ed in troppi fanno finta di non sentire.
Serve un moto di orgoglio, un cambio di passo non solo da chi è chiamato a ricoprire incarichi pubblici, ma nella società che sembra essersi assopita e quasi rassegnata.
Nella Giornata internazionale della Pace che è stata deliberata dall’Onu come giorno di riflessione e di sospensione dei conflitti, il 21 settembre, chiediamo a tutti di venire a Sant’Anna di Stazzema, nel Parco Nazionale della Pace dalle 14.30 in poi a dire che non ci rassegniamo a politiche che violano le più elementari forme di convivenza civile, al ritorno dei nazionalismi, dei razzismi: anche ottanta anni fa si cominciò dicendo che qualcuno era diverso, poi si arrivò alla più devastante guerra che la storia ricordi.
Ecco perché a Sant’Anna di Stazzema vogliamo organizzare un raduno per la pace, che non è assenza dalla guerra, ma è l’assenza dalle condizioni che portano alla guerra ed in cui l’essere umano, uomo e donna, può realizzarsi, nel rispetto delle giustizia, libertà dal bisogno, libertà di opinione, con più diritti per tutti.
Fare finta che non stia succedendo qualcosa è un aiuto a populismi e nazionalismi che sono il contrario dei valori della cittadinanza che vogliamo affermare.
Ti aspetto a partire dalle 14.30 a Sant’Anna di Stazzema, Parco Nazionale della Pace, per una invasione pacifica di tutti noi cittadini in un luogo tanto significativo.
Il Sindaco di Stazzema
Maurizio Verona
– continua –
http://www.anagrafeantifascista.it
Silvia Berruto, antifascista
Mantova
Festivaletteratura edizione numero 22. Mercoledi 5 settembre 2018
UN GIOCO RI-CREATIVO
L’ARMATA DEI SENZA TETTO
Ascanio Celestini
Giovanni Albanese
C’est parti !
Gli oggetti, tutti gli oggetti, con quegli oggetti abbiamo una relazione. Vera
Oggi invece cominciamo a non avere più una relazione anche con le persone.
E anzi le trasformiamo in oggetti.
Il caso sotto gli occhi, spero di molti, insomma, de tutti non s’è capito perché senno’ non vivremmo in questo paese.
Di come abbiamo “cosificato” le persone: i migranti … i profughi … i richiedenti asilo …no?
Della storia de sta gente qua nun c’enteressa nulla.
Niente.
Questo ci deresponsabilizza molto, ci fa vivere meglio.
E quando Padre Alex Zanotelli dice “tra qualche generazione diranno di noi che eravamo nazisti, lo dice perché sta parlandoci una cosa che nella storia è successa.
Nei campi di sterminio le persone venivano chiamate pezzi. Ed era un po’ più facile ammazzarli. Non facilissimo perché poi si deprimevano pure i soldati tedeschi. Era un po’ più facile.
Ecco … e noi stiamo appunto “cosificando” le persone
Invece in questo gioco che abbiamo fatto noi abbiamo cercato de personificare, umanizzare, le cose.
Così Ascanio Celestini
Ascanio ha scritto alcune biografie sulle opere dell’artista Giovanni Albanese che afferma: questi lavori che sono l’opposto di ciò che sta succedendo ai migranti.
Questo libro è una certificazione di stato in vita di queste opere: sono esseri viventi.
Esistono, anche se gli altri non li vedono, poi non è vero perché poi li vedono.
Allora quando tu dici: quello è così sta male … quello non non c’ha più la casa.
Non c’ha più la lingua per arrivare qui da noi e parlare … non che lingua parla … non c’ha veramente niente …
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