Archivio per ottobre 2012

30
Ott
12

Lettera aperta del MN nella settimana per il disarmo 2012

30-10-2012

Il Movimento Nonviolento scrive ai Segretario del centrosinistra, a conclusione della Settimana per il Disarmo


In occasione del termine della Settimana ONU per il Disarmo (24-30 ottobre 2012), il Movimento Nonviolento scrive una lettera aperta ai partiti del centro-sinistra, impegnati nel confronto per le primarie, chiedendo un impegno maggiore ed esplicito contro le spese militari e per l’abolizione del programma di acquisto dei cacciabombardieri F35.

Lettera aperta del Movimento Nonviolento

ai Segretari nazionali dei partiti firmatari della Carta d’Intenti per l’Italia Bene Comune:

Pierluigi Bersani – PD

Nichi Vendola – SEL

Riccardo Nencini – PSI

Gentili Segretari,

abbiamo letto con attenzione i 10 punti della Carta d’Intenti per l’Italia Bene Comune, da voi sottoscritta, ed abbiamo dovuto constatare che dei temi del disarmo, del taglio alle spese militari, della rinuncia ai caccia- F35 non v’è traccia. Come non v’è traccia del ritiro dall’Afghanistan delle nostro truppe d’occupazione, dove sono dislocate nel pieno ripudio della Costituzione, piuttosto che della guerra. Insomma, avete dimenticato proprio l’undicesimo punto, l’undicesimo intento – la pace bene comune – corrispondente all’art. 11 della Costituzione italiana “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Non basta evocare la “pace”, bisogna indicare i mezzi con i quali la si vuole raggiungere, e noi pensiamo che il mezzo principale sia quello del disarmo.

Eppure alcuni di voi, e diversi autorevoli esponenti dei vostri partiti, hanno partecipato il 24 settembre del 2011 alla Marcia della Pace per la fratellanza tra i popoli – nel 50° anniversiario di quella voluta da Aldo Capitini – dalla quale è emersa la nuova “Mozione del popolo della pace” che impegnava tutti i partecipanti a operarsi, tra le altre cose, per “ripudiare la guerra e tagliare le spese militari”.

Eppure, alcuni di voi, e diversi autorevoli esponenti dei vostri partiti, nei mesi e nelle settimane passate, hanno espresso dichiarazioni contro l’acquisto dei famigerati cacciabombardieri d’attacco F-35, la più faraonica dotazione di sistemi d’arma della storia – confermata anche dal governo in carica – ma fortemente contraria alla spirito ed alla lettera della Costituzione italiana.

Dalla Marcia della Pace in poi, sessanta Enti Locali – tra comuni, province e regioni – da nord a sud, governati in grandissima parte dai vostri partiti hanno votato mozioni contro l’acquisto dei cacciabombardieri, mettendo in evidenza come, perdipiù, questa astronomica spesa di oltre 15 miliardi di euro – che si aggiunge alla spesa militare annua italiana di circa 23 miliardi di euro (dati SIPRI) – sia sottratta ai cittadini che, in questa fase di grave crisi economica, si vedono tagliare e ridurre, settimana dopo settimana, il lavoro, i servizi sociali e sanitari, la scuola e la ricerca, il valore degli stipendi e allontanare il momento della pensione.

Ci aspettiamo, da chi si prepara a governare la Repubblica, giurando sulla Costituzione italiana, un impegno esplicito per il disarmo, a partire dalla drastica riduzione delle spese militari. Per questo ricordandovi l’ammonimento del Presidente Pertini – profetico anche rispetto alla crisi attuale – “si vuotino gli arsenali strumenti di morte, si colmino i granai strumenti di vita”, vi chiediamo di rimediare, aggiungendo alla Carta d’Intenti il numero 11: riduzione delle spese militari / abolizione dell’acquisto degli F35 / ritiro delle truppe dall’Afganistan.

Lo facciamo come esponenti del Movimento Nonviolento, fondato da Aldo Capitini, partecipe da 50 anni alla vita politica e culturale del nostro paese. Lo facciamo come cittadini che si apprestano ad esercitare il diritto/dovere del voto per dare un futuro migliore al nostro paese.

Per il Movimento Nonviolento

http://www.nonviolenti.org

Pasquale Pugliese, Segretario

Mao Valpiana, Presidente

Verona, 30.10.2012

12
Ott
12

Guida ai musei della Resistenza e della Lotta di Liberazione in Italia

Guida ai musei della Resistenza e della lotta di Liberazione in Italia

Una guida per guida

– seconda parte –

Di seguito una breve intervista per illustrare le motivazioni che stanno dietro, e dentro, alla nascita e alla pubblicazione della guida che fra un’ora verrà presentata qui a Brescia.

Faccio alcune domande a Romano Colombini, presidente della Commissione Scuola A.N.P.I. “Dolores Abbiati” di Brescia e a Carlo Gianuzzi coordinatore del gruppo di lavoro della guida.

Silvia BerrutoLa “Guida ai musei della Resistenza e della lotta di Liberazione in Italia”, risultato di un sapiente e paziente lavoro di censimento sul territorio nazionale, può sostituire l’insostituibile ruolo di voi Partigiani nell’accompagnamento delle giovani generazioni, e non solo, sulla difficile strada della costruzione della memoria storica?
Come?

Romano Colombini – E’ evidente che la GUIDA non può sostituire, laddove sia possibile, la presenza dei partigiani che, purtroppo, va riducendosi per ragioni di età, dopo sessantanove anni dal tragico 8 settembre 1943.Essa si propone tuttavia come un utile sussidio di orientamento, soprattutto per gli insegnanti e per tutti coloro che si ispirano ai valori della Resistenza e ne vogliono conoscere testimonianze, luoghi  e storia. La memoria storica, infatti, negli Istituti indicati dalla GUIDA, può trovare un ventaglio di documenti che la sollecitano e  ne offrono più dirette e coinvolgenti spiegazioni.

Silvia Berruto –  La mappa dei soggetti che si occupano di Resistenza e della Liberazione sul territorio nazionale risulta molto variegata. La guida censisce musei, archivi storici, alcuni istituti storici e altri no.
Quali sono stati i criteri, se ci sono stati, di selezione dei soggetti che ne hanno determinato la presenza o l’assenza?

Romano Colombini –  Il criterio fondamentale, oltre a quelli impliciti nello sviluppo della ricerca stessa, è stato quello di poter presentare il maggior numero possibile di Istituti (musei, archivi, laboratori didattici,  centri di studio) dedicati alla Resistenza e in alcuni casi anche alla oppressione nazifascista e alla deportazione in Germania, che avessero al loro interno uno spazio espositivo o di consultazione , tale da poter meritare la visita di una scolaresca o di un gruppo organizzato della durata indicativa di almeno un’ora. E’ stato fatto tutto il possibile per evitare omissioni, sebbene siamo consapevoli che, nel corso del tempo, scopriremo direttamente o ci saranno segnalati, altri luoghi corrispondenti al nostro criterio di base. Sarà nostro compito tenerne conto, integrando una eventuale ristampa o una nuova edizione.

Silvia Berruto – In quarta di copertina appare Coop Lombardia che ha contribuito alla pubblicazione dell’opuscolo condividendo l’obiettivo del progetto dell’A.N.P.I. di Brescia commissione Scuola “Dolores Abbiati” di coinvolgere le nuove generazioni affinché possano guardare al futuro consapevoli del passato e delle radici che ci accomunano.

Romano Colombini – Si è potuto fruire di un contributo parziale da parte di COOP Lombardia e del CENTRO BRESCIANO DELL’ANTIFASCISMO E DELLA RESISTENZA, che aggiungendosi alle nostre scarse risorse finanziarie, ha reso possibile la pubblicazione a stampa. E’ giusto, in ogni caso, precisare che tutto il lavoro preparatorio è stato svolto gratuitamente dai membri della Commissione, in particolare da Carlo Gianuzzi, che si è dedicato con competenza e impegno alla compilazione della GUIDA.

Silvia Berruto
Il gruppo di lavoro è stato coordinato da Carlo Gianuzzi che, con meticolosa professionalità ha raccolto e presentato i testi della guida.
Per me è stata un’esperienza umana importante, anche trait d’union e lavoro di sinergia fra i comitati ANPI, prima che una complessa e non facile operazione culturale.
A Carlo chiederei quali sono stati i problemi e le complessità di un lavoro così impegnativo e svolto “a distanza” fisica dalla maggior parte dei soggetti censiti ?
Quale è il senso di questa guida per te? Per Voi? Per la Commissione scuola?
 
Carlo Gianuzzi
La difficoltà principale è stata quella di reperire immagini adeguate ad illustrare i testi scritti i e che avessero la definizione compatibile con una pubblicazione a stampa. Nella stragrande maggioranza dei casi abbiamo dovuto scaricare e utilizzare le fotografie trovate sui siti WEB ci ciascun museo e Istituto. Queste, per ovvie ragioni, sono quasi sempre di qualità molto ridotta. Legata a questo problema è stata anche la necessità di ottenere le autorizzazioni, che rispondessero alle nostre richieste. da parte del personale responsabile degli Istituti.
Il significato prevalente di questo lavoro è stato quello  di elaborare un testo organico e, per quanto possibile, efficace rispondente ad un progetto che già maturava nella Commissione Scuola, nella quale da pochi mesi mi trovavo a partecipare. Mi sono sentito gratificato dall’idea di aver fornito uno strumento che dovrebbe essere utile alle scuole per effettuare visite di istruzione con l’obiettivo di ravvivare e consolidare la Memoria storica.

Silvia Berruto
L’idea di editare un’edizione ampliata è ancora in essere? Quali i problemi sottesi ad un’eventuale nuova pubblicazione?

Romano Colombini
Anche per il riscontro positivo avuto dalla GUIDA, si auspica fin da ora la possibilità di una nuova edizione. Il progetto rimane tuttavia legato al reperimento di un adeguato finanziamento. Si spera comunque di avere contributi anche a livello nazionale.

Silvia Berruto
La Commissione scuola è un’esperienza “unica” di lavoro di gruppo sul territorio, di promozione dei valori antifascisti a difesa della Libertà e della democrazia,
oltre che punto di riferimento per la scuola, per il mondo della ricerca e per la società civile allargata.
Una buona pratica da segnalare.
Consigliereste ad altri comitati ANPI di creare un gruppo di studio e di lavoro permanente come lo è la vostra commissione?
Inutile dire che sono di parte, essendo una sostenitrice da anni della commissione “Dolores Abbiati” di Brescia e della commissione “Bruno Lucchini” – Circoli Garda Valsabbia (BS) con cui collaboro, delle quali condivido e apprezzo il metodo di lavoro e la mission di testimonianza.

Risposta collegiale
Condividiamo il parere espresso nella domanda relativo all’esperienza che viviamo nella nostra Commissione.
E’ certo che pure noi consiglieremmo ad altri Comitati A.N.P.I di costituire analoghe sezioni dedicate alla ricerca e ai rapporti con la scuola, per informare e motivare gli studenti ai valori che trovano la loro matrice nella Resistenza: ci risulta tuttavia che fortunatamente già ne esistono in molte località.

La guida è pubblicata con il contributo del Centro Bresciano dell’Antifascismo e della Resistenza e di Coop Lombardia.
Presentazione della “Guida ai musei della Resistenza e della lotta di Liberazione in Italia”
BRESCIA
Venerdì 12 ottobre 2012
Sala Piamarta (Quartiere San Faustino)
ore 17,30
Info:
CommissioneScuolaBrescia@anpi.it

Silvia Berruto, antifascista


– continua –

11
Ott
12

Guida ai musei della Resistenza e della lotta di Liberazione in Italia

Guida ai musei della Resistenza e della lotta di Liberazione in Italia

A cura della Commissione Scuola A.N.P.I. “Dolores Abbiati” di Brescia

Una guida per guida

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono furono imprigionati, nei lager dove furono sterminati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione”.
Piero Calamandrei

La memoria di compagne e compagni che ricordano, con una perseveranza e con una pazienza speciali, a futura e imperitura memoria, di aver lottato per tutte e per tutti.
Mi piace citare al proposito un estratto del manifesto “Per un 25 aprile Resistente” dell’ANPI Valle d’Aosta (2012) in cui i partigiani dichiarano: “Abbiamo combattuto assieme per riconquistare la libertà di tutti: per chi c’era, per chi non c’era e anche per chi era contro”.

La costruzione della memoria – sempre necessaria ma più che mai ora, in un momento storico in cui chiacchiere vuote, unite a pubblicazioni rovesciste e/o al meglio revisioniste, operazioni troppo spesso di basso profilo e di assente onestà intellettuale che alterano con facilità ciò che è stato – trova in questa guida, documento di documenti, una fonte preziosa che si autocostruisce nel semplice e pur complesso processo del censimento.

Spartana, essenziale, semplice, diretta.
Semplicemente utile.
Uno strumento didattico unico nel suo genere e un inedito.
Nata in risposta alle richieste delle scuole sull’esistenza di musei sul territorio nazionale, per visite di istruzione destinate all’approfondimento di tematiche storiche, divenuta tale in seguito ad una ricerca fortemente voluta, la guida è  destinata prevalentemente alle scuole ma è uno strumento necessario e riuscito, particolarmente indicato contro le amnesie non solo storiche.

Opera-censimento in progress, e dunque in continuo aggiornamento, la guida consta di 60 schede con sessanta istituzioni rappresentate, corredate da foto e da recapiti aggiornati.
13 le regioni rappresentate.
Censimento nazionale strutturato dei musei, degli archivi storici, degli istituti storici che dispongono e offrono uno spazio, espositivo per accogliere le visite culturali e di istruzione delle scuole.

Frutto di un lavoro impegnativo e complesso, per la ricerca dei dati e per la loro restituzione che ha richiesto un intervento professionale per assicurare la debita organicità.

“Faticoso anche dal punto di vista finanziario”, ha ricordato il presidente della Commissione Scuola, Romano Colombini, ieri durante la conferenza stampa di annuncio della presentazione pubblica della guida che avverrà domani a Brescia, Sala Piamarta (Via San Faustino), alle ore 17,30.

Per il lavoro volontario e gratuito di Romano Colombini e di Carlo Gianuzzi dell’ANPI provinciale di Brescia e per la sensibilità e il contributo dei due sostenitori della pubblicazione: Coop. Lombardia Centro socio-culturale di Brescia e Centro Bresciano dell’Antifascismo e della Resistenza (CBAR).

Una guida per l’oggi.
E per il domani.
Per quando non saranno più con noi una partigiana o un partigiano, sempre pronte e pronti ad accompagnarci con la loro sensibilità e lucidità speciali.

Per quando resteremo soli e, senza le partigiane e i partigiani, pur dovremo andar.
La guida è per il qui e ora e soprattutto per tutti.
Imperdibile.

Silvia Berruto, antifascista

– continua –

10
Ott
12

Per Ida Desandré

Ho scoperto solo questa mattina che Ida è nata il 9 ottobre 1922, alle 21.00.
Alla faccia di tutte le biografie.

Un sorriso mi ha intenerito e intrigato al tempo stesso per il tragicomico destino di chi vuole raccontare “per mestiere” le storie degli altri.

Ida continua e continuerà a stupirci, senza risparmiarci percorsi faticosi e non sempre solo mentali.

Questa mattina appena ci siamo salutate, dopo gli auguri benauguranti in una delle tante telefonate fatta, come spesso accade, anche di sane risate, mi sono resa conto, ancora una volta, di essere in ritardo.

Imperdonabilmente in ritardo.

Eppure con altre e altri ci abbiamo provato.
Con la poco lucida e amara consapevolezza dell’impossibilità, unita all’arrogante idea, di poter portare un “portato” di cui potesse Ida farsene qualcosa … che potesse anche, sentirsi magari meno sola …

ma quanto siamo state/i e siamo arroganti!

Anni fa, quando ho percepito, non dico compreso, questo dettaglio irripetibile, ho scelto di star dentro a questo incontro non casuale e di trascorrere, possibilmente senza costruzionismi e senza sovrastrutture, il tempo concesso, con Ida.

Senza.

Senza altro da ciò.

Senz’altro.

Ché se potessi recuperare il tempo e riavvolgere la bobina, che altro potrei fare se non essere e ancora e solo stare … con

Starsi insieme.

Ancora e ancora più forte ti scrivo Ida, sul far della sera che ormai è quasi notte, tanto è il mio ritardo che si attarda, per dirti, come ti ho chiesto anni fa, sempre con un prestito da Maruffi quanto, in un tempo ancora precedente, Ferruccio rivolgeva ad Anna Cherchi.

“Procura di durare a lungo Ida. Cerca di essere viva per tutti noi.”
Grazie Ida.

Non essere in dubbio che questo potrebbe essere, o forse lo è già, uno di quei momenti di non lasciarsi mai più.
In questo tempo asincrono, utile solo per lasciare a chi sa cosa farsene, le separazioni strumentali e le biografie da quattro soldi,

ti regalo una risata
e un abbraccio,
con l’augurio di molto di più di quanto posso
a parole e a fatti
immaginarti.

Persempre.

Ai tuoi 90 anni
un omaggio
e un inchino,
riservati.

con rispetto
silvia

Ida Desandré e Italo Tibaldi. Mani di costruttori © 2004 Photo Silvia Berruto




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