Archivio per dicembre 2018

06
Dic
18

Collettivamente memoria 2019. Seminario 5 e 6 dicembre 2018: Anteprima, Gavardo (Brescia)

Collettivamente memoria  2019


              Dedicato a Italo Tibaldi e Ida Desandré deportati politici

 e a Anna Cisero Dati staffetta partigiana

© Progetto culturale di Silvia Berruto

 

 

DODICESIMA EDIZIONE
 
DEDICATO 
alla compagna e amica Anna Cisero Dati

 

In omaggio a Ercole Balliana

 

Ospite d’onore Ida Desandré                                                                                                                                                                    Deportata politica a Ravensbrück, Salzgitter, Bergen-Belsen

 

 

GAVARDO (Brescia)
Mercoledì 5 dicembre e Giovedì 6 dicembre 2018
Anteprima 29 e 30 gennaio 2018
Dedicato alle studentesse e agli studenti delle sei classe terze

 

SEMINARIO

Il progetto culturale “Collettivamente memoria 2019” propone, per l’ottavo anno, una riflessione partecipata sul fare memoria.

    Fra storia e memoria si situa il dovere collettivo si fare memoria

 

 

WISSEN MACHT FREI

 

GUERRA, PACE E NONVIOLENZA

 

COSTRUZIONISMI.


LA COSTRUZIONE DEL NEMICO 
Lettura collettiva de IL NEMICO. UNA FAVOLA CONTRO LA GUERRA di Davide Calì e Serge Bloch.

Vincitore di numerosi premi tra cui Prix littéraire de Plessis Robinson (Francia 2011), Outstanding International Books USBBY (Usa 2010), Chinatimes Best Album for Kids (Taiwan 2009), Prix Bernard Versele (Belgio 2009)

 

L’EPOCA DEI DIRITTI UMANI ?  Lettura collettiva di alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei diritti umani. Risoluzione 217A (III) del 10 dicembre 1948.

 

LA NONVIOLENZA: un’utopia concreta.
 Le amiche e gli amici persuase/i della Nonviolenza in azione. La Nonviolenza come rivoluzione permanente.

 

COSTRUZIONISMI 2.
LA COSTRUZIONE DELLO STRANIERO COME ALTRO DA SE’.
PERSONE, MODI E MONDI POSSIBILI SENZA NEMICI E SENZA STRANIERI.
LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA: TRA IL DIRITTO DI ASILO E IL DOVERE DELL’ACCOGLIENZA

 

FILOXENIA. L’amore per lo straniero. Una risposta nonviolenta

 



Ideazione, contributi e conduzione di Silvia Berruto

In collaborazione con la Biblioteca “Eugenio Bertuetti” di Gavardo presso l’aula magna della scuola secondaria di primo grado Giuseppe Bertolotti.

 

“Collettivamente memoria” è un progetto culturale di Silvia Berruto
© 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019.

 

® Riproduzione riservata

 

Dr. SILVIA BERRUTO
Nipote di un internato militare
Photoreporter e giornalista freelance
Viale Gran San Bernardo, 43 11100 – Aosta
Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU VISUAL Milano
Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta
Giornalisti contro il razzismo (http://www.giornalismi.info/mediarom/)
Collaboratrice di TMS-TRANSCEND MEDIA SERVICE-Solutions-Oriented Peace Journalism
s.berruto@gmail.com
http//:silviaberruto.wordpress.com
(www.liberostile.blogspot.com)
03
Dic
18

Per Paola Cattelino. S’aprirà quella strada …

 

S’aprirà quella strada
le pietre canteranno
il cuore batterà sussultando
come l’acqua nelle fontane
sarà questa la voce
che SALIRA’ LE TUE SCALE

 

Cesare Pavese

 

 
S'aprirà quella strada

 

 
Così porto Paola con me

Prima avevo posto su una cassa la scatola nera contenente la mostra fotografica UNA PROGETTAZIONE PER TUTTI del 1991 (in 41 immagini e 2 testi con photos del 1989).
Porto con me una Hoffnungsträgerin.
Una PORTATRICE DI SPERANZE COLLETTIVE

una visionaria
dalle visioni e dalle utopie concrete

un’apripista nei fatti, nelle azioni, nelle buone pratiche e nei progetti fatti … e anche fotografati.
A memoria, e a mònito per dire ci sono stati davvero ed E’ STATO COSÌ.

Fotografie intese come DOCUMENTI utili e necessari anche per quel Centro di Documentazione che oggi inauguriamo.

Fotografare significa scrivere con la luce.
Di norma chi fotografa non parla delle e sulle fotografie: con queste immagini intendo infatti testimoniare quanto è stato.

 

Porto Paola con me
per ricordarmi
di non dimenticare
quanto Paola ha scritto, e illuminato, non solo con la luce del foto-grafare:
le azioni e i progetti portatori di cambiamenti reali

propri di un pensiero nuovo, declinato in forme e idee multilaterali, che ha forgiato pensatori di pensieri e di idee che a Lei devono tanto.

Io stessa devo a Paola tanto di quello che sono.
Mi piace ricordare qui, tra gli altri e tra i chilometri di fotogrammi e di frame realizzati, alcuni contributi, foto e video grafici, lavorati insieme:

– una progettazione per tutti (1991) mostra che porto con me oggi, contenente AOSTACOLI e SOLUZIONI nell’Aosta degli anni ’80;

– la ricognizione, anche fotografica, in città, per la verifica degli Aostacoli con i progettisti seduti “in carrozza” ovvero in sedia a rotelle;

– il primo corso di sci nordico in Valle d’Aosta a Saint-Nicholas, se non ricordo male, del 1992.
Paola è (stata) UNA DONNA D’AVANGUARDIA
una ri-cercatrice di soluzioni per tutti

in questo vedo Paola politica e l’indirizzo delle politiche agite da Paola
nel suo cercare, e poi trovare, strade possibili dall’improbabile al possibile

con la sua ricerca personale e con la sua Vita ma anche col SID (SERVIZIO INFORMAZIONE DISABILI) – nella forma non istituzionalizzata che, nel mio immaginario avrei preferito restasse tale – col quale ho avuto il privilegio di collaborare

dove
oltre alla professionalità di Paola e di Maria Cosentino
ci sono stati spazi e possibilità per molti di noi di studiare, di imparare e, a volte, di co-inventare
modi possibili.

C’è stato spazio, oltre che per la serietà delle riflessioni e del progettare collettivi, anche per quei chilometri di risate che ci hanno accompagnati e resi, a tratti, anche felici.

E tra sogni infranti e mondi possibili
la ricerca e il lavoro lavorato di Paola non sono stati
a tempo determinato
continuano ad esistere per forza e determinazione intrinseci, sempre attuali.
Oggi si inverano nuovamente in un centro di documentazione che porta il suo nome.

Per inciso ricordo che sono stati 3 i centri di documentazione che Paola ha curato nel corso della sua vita professionale.

Desidero rinnovare pubblicamente il mio impegno a collaborare, con l’auspicio di ri-costruire per mantenerlo vivo – ORA mi auguro in forma permanente e definitiva – quel patrimonio immenso di SAPERI (sapere, saper essere e saper fare) e di documenti che hanno fatto Storia e Storie.

LA STORIA di un pensiero saggio e strutturato, per presenti e futuri possibili, nei pensieri, nelle utopie concrete e nelle azioni di Paola Cattelino;

LA STORIA personale di Paola e di tutte e di tutti NOI: presenti oggi qui in ogni forma pensabile;

LA STORIA di una collettività allargata – ben oltre i confini spazio-temporali locali – che Le è riconoscente e, al tempo stesso, debitrice. Persempre

 

Perché poi Ti si porta dentro … (photo)

ciao Paola

Silvia

 

 

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03
Dic
18

Centro Documentazione Paola Cattelino. Oggi ad Aosta

Invito Paola Cattelino definitivo

01
Dic
18

Per Paola Cattelino, hoffnungsträgerin

Perché poi ti si porta dentro

 

 

Paola è, per me, una Hoffnungsträgerin: una portatrice di speranze collettive.

Presente al presente.

Nella compresenza capitiniana che ci fa salve e salvi.

Nella dimensione in cui il senso trova senso:

 

nell’essere stata e nelle cose fatte in autonomia, dignità, determinazione, anche politiche.

 

Se sei ciò che hai fatto ora sei qui in un NOI impermanente e immortale insieme.

Abbi cura di Te, ovunque Tu sia.

 

In peace.

 

 

Con rispetto, Silvia

 

 

 

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