Archivio per aprile 2019

27
Apr
19

Per TMS. 25 aprile 2019. aosta. collettivamente memoria e il dovere di non collaborare

Dedicato alle lettrici e ai lettori di Transcend Media Service

Extraits da una censura

 

Lettera aperta

Dalla risposta indirizzata agli organizzatori del 25 aprile 2019 (5 aprile 2019)
In merito alle celebrazioni del 25 aprile 2019 ad Aosta, si ribadisce che, poiché non sono state affrontate collettivamente, in termini storici e culturali, le ragioni della “cancellazione” della lettura del 25 aprile 2017 con spiegazioni plausibili e ricevibili, in una riunione dedicata, alla presenza di chi allora decise di non far eseguire la lettura dei Principi fondamentali dal palco delle autorità alle studentesse e agli studenti, neomaggiorenni, che si erano proposti per la lettura, non è possibile per Collettivamente memoria collaborare all’organizzazione del 25 aprile.
 

 

La vicenda è riassunta nel fascicolo agli atti, inviato via pec in data 24 aprile 2017 al protocollo del Comune di Aosta, a cui si rimanda, per la sintesi e per la comprensione di quanto è avvenuto.

 

Collettivamente Memoria per le suddette ragioni non potrà partecipare né all’organizzazione né alla lettura dei Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana ad Aosta il 25 aprile  2019 – idea creativa di proprietà intellettuale dell’omonimo progetto culturale lanciata e realizzata, dal 2010 in poi, non solo ad Aosta – né all’incontro organizzativo da Voi proposto.

 

Ringraziando, il collettivo di Collettivamente memoria augura buon lavoro a tutte e a tutti e un 25 aprile di Liberazione e di Libertà per tutti.
                                                         

 

Con rispetto.
Per il collettivo di Collettivamente memoria,  Silvia Berruto

 

Se una delle parole chiave della/e Resistenza/e è PARTECIPAZIONE, la censura della lettura dei Principi fondamentali della Costituzione Italiana il 25 aprile 2017, si (è) configura(ta) come un atto di potere.
Autoritario.
Come lo è una differenza che intercorre fra democrazia e fascismo: tra una forma culturale e politica inclusiva e una forma culturale e “politica” autoritaria, non autorevole, escludente singoli individui e/o gruppi di persone dal godimento dei diritti fondamentali.
Collettivamente memoria concepisce la memoria come forma di noncollaborazione.

 

A passata, presente e futura memoria dei dedicatari del progetto culturale Collettivamente memoria, maestri autorevoli e amici: Ida Desandré, Anna Cisero e Italo Tibaldi.
A:

Ida Desandré, deportata politica a Ravensbrück, Salzgitter, Bergen-Belsen


Anna Cisero, staffetta partigiana


Italo Tibaldi, deportato politico a Mauthausen e Ebensee.

 

Per il dovere di non collaborare, Collettivamente memoria nel 2018 non ha realizzato alcuna iniziativa culturale ad Aosta e in Valle d’Aosta.

Neppure il Giorno della Memoria, 27 gennaio realizzata a Torino.

 

 

Pietro Polito (responsabile scientifico dell’archivio di Norberto Bobbio e direttore del Centro studi Piero Gobetti di Torino) nell’autografare l’imperdibile saggio Il dovere di non collaborare. Storie e idee dalla Resistenza alla nonviolenza (pubblicato dopo la prima azione di noncollaborazione realizzata da Collettivamente memoria)

ha scritto:
La memoria è la principale forma di non collaborazione nel presente che viviamo.

 

Torino, Centro Studi Sereno Regis, 27.1.2018


A Silvia e ai ragazzi e alle ragazze di Collettivamente memoria
Così è.
Silvia Berruto, amica e persuasa della nonviolenza

 

In questo blog sul 25 aprile 2017 :

Resistenze oggi. Sul 25 aprile 2017 ad Aosta
22 aprile 2017

 

“Contro la cultura del revisionismo e dell’oblìo” (Italo Tibaldi). Per un 25 aprile 2017 di tutti ad Aosta

Il 25 APRILE DAL 2010 al 2016. Secondo il progetto culturale Collettivamente memoria (CM).

“Resistenze oggi. Sul 25 aprile 2017 ad Aosta”. Pubblicato su Transcend Media Service
25 aprile 2017
28 aprile 1945-28 aprile 2017. In omaggio ad Aosta liberata dal fascinazismo si legge la Costituzione della Repubblica Italiana. In piazza Chanoux. La Festa della Liberazione è di tutte e di tutti
28 aprile 2017
Resistenze oggi. Sul 25 aprile ad Aosta pubblicato da NL/CSSR n.16/2017
29 aprile 2017

 

25 APRILE 2019. Aosta. Collettivamente Memoria e il dovere di non collaborare.
25 aprile 2019

 

® Riproduzione riservata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

25
Apr
19

25 APRILE 2019. Aosta. Collettivamente Memoria e il dovere di non collaborare.

Lettera aperta

 

Risposta indirizzata agli organizzatori del 25 aprile 2019 (5 aprile 2019)

In merito alle celebrazioni del 25 aprile 2019 ad Aosta, si ribadisce che, poiché non sono state affrontate collettivamente, in termini storici e culturali, le ragioni della “cancellazione” della lettura del 25 aprile 2017 con spiegazioni plausibili e ricevibili, in una riunione dedicata, alla presenza di chi allora decise di non far eseguire la lettura dei Principi fondamentali dal palco delle autorità alle studentesse e agli studenti, neomaggiorenni, che si erano proposti per la lettura, non è possibile per Collettivamente memoria collaborare all’organizzazione del 25 aprile.
 

La vicenda è riassunta nel fascicolo agli atti, inviato via pec in data 24 aprile 2017 al protocollo del Comune di Aosta, a cui si rimanda, per la sintesi e per la comprensione di quanto è avvenuto.
 

Collettivamente Memoria per le suddette ragioni non potrà partecipare né all’organizzazione né alla lettura dei Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana ad Aosta il 25 aprile  2019 – idea creativa di proprietà intellettuale dell’omonimo progetto culturale lanciata e realizzata, dal 2010 in poi, non solo ad Aosta – né all’incontro organizzativo da Voi proposto.

Ringraziando, il collettivo di Collettivamente memoria augura buon lavoro a tutte e a tutti e un 25 aprile di Liberazione e di Libertà per tutti.
Con rispetto.

Per il collettivo di Collettivamente memoria,
Silvia Berruto

 

 
Se una delle parole chiave della/e Resistenza/e è PARTECIPAZIONE, la censura della lettura dei Principi fondamentali della Costituzione Italiana il 25 aprile 2017, si (è) configura(ta) come un atto di potere.

Autoritario.

Come lo è una differenza che intercorre fra democrazia e fascismo: tra una forma culturale e politica inclusiva e una forma culturale e “politica” autoritaria, non autorevole, escludente singoli individui e/o gruppi di persone dal godimento dei diritti fondamentali.

 
Collettivamente memoria concepisce la memoria come forma di noncollaborazione.

A passata, presente e futura memoria dei dedicatari del progetto culturale Collettivamente memoria, maestri autorevoli e amici: Ida Desandré, Anna Cisero e Italo Tibaldi.

A:
Ida Desandré, deportata politica a Ravensbrück, Salzgitter, Bergen-Belsen
Anna Cisero, staffetta partigiana
Italo Tibaldi, deportato politico a Mauthausen e Ebensee.

 

 
Per il dovere di non collaborare, Collettivamente memoria nel 2018 non ha realizzato alcuna iniziativa culturale ad Aosta e in Valle d’Aosta.
Neppure il Giorno della Memoria, 27 gennaio realizzata a Torino.

 

Pietro Polito (responsabile scientifico dell’archivio di Norberto Bobbio e direttore del Centro studi Piero Gobetti di Torino) nell’autografare l’imperdibile saggio Il dovere di non collaborare. Storie e idee dalla Resistenza alla nonviolenza

ha scritto:

La memoria è la principale forma di non collaborazione nel presente che viviamo.

Torino, Centro Studi Sereno Regis, 27.1.2018
A Silvia e ai ragazzi e alle ragazze di Collettivamente memoria

 

Così è.

Silvia Berruto, amica e persuasa della nonviolenza

 

 
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