Archivio per marzo 2011

30
Mar
11

ACCOLTO IL RICORSO DI MOHAMED EL HAGA

 

Mohamed durante la manifestazione del 6 novembre scorso Brescia - 6 novembre 2010 - © Photo Silvia Berruto

 

A GOOD NEWS

ACCOLTO IL RICORSO DI MOHAMED EL HAGA

Un migrante resistente del presidio sotto alla gru di Brescia

 

Mohamed El Haga – Mimmo per tutti – può tornare in Italia.

Mohamed è uno dei migranti resistenti appartenenti al presidio sotto la gru, a Brescia, arbitrariamente espulso e colpito dalla violenta repressione sferrata nei confronti del presidio tutto: sopra e sotto la gru.

“Fermato” a Milano il 15 novembre 2010 nei pressi della Prefettura presso la quale si stava recando per cercare di evitare l’espulsione di 9 suoi fratelli di lotta “fermati” durante lo sgombero del presidio “sotto la gru” dell’8 novembre, era stato tradotto nel CIE di Via Corelli, tenuto in isolamento e infine deportato/espulso in Egitto.

Dopo tre giorni di detenzione, presso una cella dell’aeroporto del Cairo, veniva rilasciato con alcuni veti: divieto di espatrio e di allontanamento dalla provincia di residenza senza permesso.

 Il TAR di Milano ha accolto il ricorso di Mohamed presentato contro il provvedimento di rigetto della sua domanda di sanatoria.

Un precedente e un’ordinanza importanti per la lotta per i permessi di soggiorno.

Silvia Berruto, giornalista contro il razzismo

Su questo leggi:

Mohamed, per tutti Mimmo, è stato espulso.Deportato o rimpatriato in Egitto

(https://silviaberruto.wordpress.com/2010/11/18/mohamed-per-tutti-mimmo-e-stato-espulso-deportato-o-rimpatriato-in-egitto/)

e

Giornalisti contro il razzismo (www.giornalismi.info/mediarom)

http://www. giornalismi.info/mediarom/articoli/art_7771.html

 

Ascolta Radio Onda d’Urto

Per IMMIGRAZIONE vedi http://www.radiondadurto.org

22
Mar
11

IL 12 MARZO 2011. IO C’ERO

Preambolo
Postare oggi questo testo significa, per me, la necessità di continuare a riflettere, ogni giorno, sul senso e sull’applicazione pratica dell’Art.11 della Costituzione Italiana.
Vuol dire anche approfondire e impegnarsi, anche a livello del singolo individuo, elaborare proposte nonviolente per prevenire, apprendendo a gestire le crisi e i conflitti internazionali, genocidi e guerre.
Perché un intervento militare, chiamato “intervento umanitario”, per la protezione dei civili, resta sempre un intervento militare.
I bombardamenti, gli obiettivi mirati e i target chirurgici, solo secondo alcuni a  carattere “umanitario” non escludono le stragi dei civili.

La decisione del Consiglio di sicurezza Onu è stata presa con cinque astensioni  e dieci voti favorevoli, sotto le pressioni della Francia e della Gran Bretagna, con una posizione americana in progress, complessa, e inizialmente divisa: Obama e il Pentagono all’insegna della prudenza e poco inclini ad un intervento militare e il Dipartimento di Stato decisionista e interventista.
La no-fly-zone, imposta con bombardamenti, sulla quale si è astenuta la Russia e si è opposta la Germania proprio “per i considerevoli pericoli e rischi” che essa implica, è l’inizio di qualcosa d’altro.
Bisogna essere consapevoli che ci sono modi e eufemismi creativi per non dire l’inizio di una guerra.
Il copione viene recitato a soggetto dagli attori sempre che avanzano sempre con lo stesso triste adagio.

A DIFESA DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
A DIFESA DELLA SCUOLA STATALE
IO C’ERO

Brescia, 12 marzo 2011
Piazzale Rovetta

LIBERTA’ E GIUSTIZIA, ANPI, ARCI, Camera del Lavoro di Brescia, Unione studenti universitari sono stati i promotori del 12 marzo a Brescia.

Hanno aderito Pdci, Prc, Sel, Giovani Idv, Auser, Popolo Viola, Movimento 5 stelle, Metup Beppe Grillo, Agende Rosse, Se non ora quando.
Tra i manifestanti c’erano esponenti dei partiti, non con le rispettive bandiere di appartenenza ma col Tricolore e la Costituzione della Repubblica Italiana in mano.
Assente la destra che, del resto, anche qui ha votato la riforma Gelmini.

In piazza, come ha ricordato Gustavo Zagrebelsky che ha manifestato a Torino in uno di quei momenti, sua è la definizione, “di aggregazione sociale in difesa delle buone regole della vita democratica – perché – siamo di fronte a un rovesciamento della base democratica. La democrazia deve tornare a camminare sulle sue gambe: sostenuta DAL BASSO. Non un potere POPULISTA che procede dall’alto”.

La manif del 12 marzo, nata a difesa della Costituzione della Repubblica Italiana –
contro gli attacchi di chi travolge e stravolge anche la Carta per ragioni di interesse privato nella cosa pubblica – sancisce, promuove, tutela e difende contestualmente, fra altri diritti, il DIRITTO ad una SCUOLA APERTA.
A TUTTI.

Si continui dunque a leggere la Costituzione, a rileggerla a quei cittadini, a quei politici e a quei parlamentari che ignorano, o non attuano, perché non hanno compreso, gli articoli della Costituzione che sancisce che i diritti (doveri) sono PER TUTTI e riguardano e tutelano, nel contempo, anche i suoi stessi detrattori.
A loro insaputa.

Tra gli articoli letti in piazza vi sono quelli che promuovono la cultura, la ricerca scientifica e tecnica, la scuola.
Articolo 9.
Articolo 33
Articolo 34.

La scuola, STATALE, è chiaro, secondo il dettato costituzionale, che è l’unica possibile in quanto la sola, di fatto, “aperta a tutti”.

A Brescia, dove ho manifestato, la manif., intergenerazionale, si è svolta con la lettura degli articoli della Costituzione della Repubblica Italiana a cui si sono alternati interventi di cittadini, organizzatori e referenti di varie associazioni sulla Costituzione e sulla scuola, con intermezzi politico-musicali proposti dal Nuovo Canzoniere Bresciano.
Mentre il gruppo si stava preparando, Paola, una delle cantanti, ha dato una comunicazione al pubblico in piazza.
Ha riferito che il Nuovo Canzoniere Bresciano, insieme al Comitato Piazza di Maggio, si è recato a trovare i nomadi che si trovano nel campo di Via Orzinuovi.
Da tempo, riferisce Paola, attorno questo campo è in atto una battaglia aperta per far “sloggiare alcune di queste famiglie”. Ogni famiglia sarebbe composta da circa dieci persone e l’intento preciso sarebbe quello “di farli trasferire in un altro campo, quello di Borgosatollo già occupato da nomadi Rom. E’ un abuso totale questo” afferma con determinazione Paola, “perché si cerca di far far loro una guerra tra poveri, tra chi non ha diritto. Si tratta di “persone che vivono a Brescia da circa 50 anni. Li hanno privati dei bagni e della corrente elettrica mettendo a repentaglio la vita di un paio di bambini che avevano bisogno dell’ossigeno e di una pompa per il cuore” e che, ora, sono ricoverati.
Paola incalza e sostiene che chi ritiene giusto sostenere i diritti e di doveri della costituzione deve, a suo parere, anche “creare una catena di solidarietà e di sostegno nei confronti di queste minoranze che non godono di nessun diritto.”
Marina, cantante, segnala che per il 23 aprile i Sinti hanno organizzato una manifestazione e invita tutti a sostenerli: “perché sostenere i deboli è come sostenere noi stessi”.

Marco Fenaroli, neo presidente dell’ANPI di Brescia legge e commenta l’articolo 17, diritto di riunione, segnalando quanto sia messo in discussione dalla circolare Maroni “che in tutti i capoluoghi di provincia, da un anno e mezzo, pone molti problemi, di fatto, all’esercizio di questo diritto”.

Sono stati letti pensieri e articoli, tra cui l’ultimo apparso su Il Ponte nel 1956, di Piero Calamandrei, sempre molto apprezzato.

Damiano Galletti, segretario della Camera del Lavoro di Brescia, ha sottolineato che Piazza Rovetta gremita dimostra come nelle cittadine e nei cittadini bresciani c’è “la necessità di difendere la Costituzione che significa difendere la democrazia”.

Poi parla dell’attacco al lavoro, ai diritti, alla libertà. Dell’attacco alla libertà del sindacato e alla contrattazione. “Contrattare significa, come dice la Costituzione, avere la libertà e la possibilità di indire lo sciopero”. Cita l’attacco subìto dai lavoratori della Fiat a Mirafiori e a Pomigliano dove la contrattazione non è più possibile perché non c’è più la possibilità dello sciopero.

Con determinazione asserisce: “Così anche la possibilità della difesa degli ultimi”. E parla di Brescia. Di questa città – in cui molti di noi, Bresciani, non si riconoscono più – “così come avviene anche in tutto il territorio del nord” dove si mettono in atto discriminazioni e si mette in discussione “la possibilità che tutti abbiano gli stessi diritti, al di là del colore della pelle o al di là di dove si è nati, è evidente che anche qui c’è un attacco al diritto costituzionale e alla libertà di ogni cittadino e di ogni cittadina.”

Galletti chiama tutti a raccolta per il prossimo 6 maggio, data dello sciopero generale, per una mobilitazione che deve dimostrare che “questa città e questa nostra Italia non sono assolutamente d’accordo con quanto sta accadendo e per mettere in campo un’altra Italia che difenda la Costituzione partendo dall’articolo 1:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Un milione di manifestanti sarebbero scesi nelle piazze italiane il 12 marzo.

La manif finisce con la piazza che canta “Bella ciao”.
Molte persone hanno gli occhi lucidi.
Chiude Marina del Nuovo Canzoniere Bresciano:
“Resistere, resistere, resistere! “

Silvia Berruto
socia A.N.P.I. Comitato regionale Valle d’Aosta
giornalista contro il razzismo
socia Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta

® Riproduzione riservata

DSC_5771_ SVEGLIA ITALIA BRESCIA_PIAZZA ROVETTA 12 marzo 2011 - © Photo Silvia Berruto

 

 

DSC_5777_IL NUOVO CANZONIERE BRESCIANO BRESCIA_PIAZZA ROVETTA 12 marzo 2011 - © Photo Silvia Berruto

DSC_5792 A DIFESA DELLA COSTITUZIONE BRESCIA_PIAZZA ROVETTA 12 marzo 2011 - © Photo Silvia Berruto

 

 

DSC_5813 LA PIAZZA CANTA "BELLA CIAO" BRESCIA_PIAZZA ROVETTA 12 marzo 2011 - © Photo Silvia Berruto

 

07
Mar
11

AOSTA. PINO MASCIARI. ALCUNE MIE FOTO

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Dida 1
Marika Demaria presenta Pino Masciari
Aosta, Libreria Aubert
2 marzo 2011 – © Photo Silvia Berruto

Dida 2, 3, 4
Pino Masciari presenta “Organizzare il coraggio”
Aosta, Libreria Aubert
2 marzo 2011 – © Photo Silvia Berruto

04
Mar
11

Pino Masciari. Secondo me

 

 

 

Gli occhi di Pino. Secondo Silvia Berruto, Libreria Aubert, Aosta, 2 marzo 2011 © Photo Silvia Berruto

 

osservate gli occhi di quest’ uomo

puro, forte e fragile insieme

braccato ma non vinto

stanco

 

che sente l’obbligo di vincere, con il rispetto della Costituzione,

con “stile e verità” come dice Marisa

 

questi occhi mi hanno preso il cuore

“oida” come dida

 

ecco ciò che mi resta

e

che affrange non solo il cuore

 

quando un’immagine vale più di mille parole

spesso noi fotografi ci appelliamo a questo potere

dell’immagine

perché le parole

non

sempre

possono

restituire

 

 

per ora è tutto ciò che posso dire

di e sull’

incontro con

Pino Masciari

alla presentazione del libro scritto con la moglie Marisa

“La nostra vita contro la ‘ndrangheta”

 

 

® Riproduzione riservatissima, perché troppo personale




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