Archivio per 9 luglio 2009

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LA LETTERA DEL TDU

Il Consorzio Trait d’Union esprime la sua più profonda indignazione per le gravissime affermazioni contenute nell’articolo pubblicato da “La Stampa”, domenica 5 giugno, a pagina 62, rilasciate dal responsabile della cooperativa Pro.Ges e dal dirigente comunale dott. Loris Minelli in merito alla presunta sottrazione di documenti e vettovaglie dalle strutture del servizio.
A tal proposito si premette che il Consorzio, attraverso il suo legale, ha depositato nella giornata di venerdì scorso presso il Comune di Aosta una dettagliata memoria di puntuale contestazione della vicenda così come è stata artatamente presentata.
Il Consorzio Trait d’Union e le singole Cooperative consorziate evidenziano che le strutture sono state consegnate complete di ogni arredo e materiale necessario al loro funzionamento e che i beni prelevati sono di loro esclusiva proprietà ed aggiuntivi rispetto alla dotazione comunale. Ciò è stato fatto comunque solo dopo aver inviato all’Amministrazione, a mezzo fax, una comunicazione in data 25 giugno, per richiedere la redazione degli inventari, nonché un’altra il giorno 30 giugno in cui si proponeva all’Amministrazione una breve dilazione dei tempi per il ritiro dei beni di proprietà delle cooperative, finalizzata ad un passaggio di consegne più appropriato e rispettoso dell’utenza. A tali richieste non è pervenuta alcuna risposta da parte del Comune.
Quanto alle vettovaglie si precisa che, a norma del disciplinare dei servizi appaltati, la cooperativa Pro.Ges, è tenuta ad assumersi tutte le spese di gestione, compreso l’approvvigionamento dei viveri e dei materiali di pulizia, oltre a doversi dotare di idonee attrezzature per la consegna dei pasti.
Inoltre, in merito alla grave accusa di aver sottratto dei documenti relativi all’utenza, il Consorzio precisa che il Comune conserva tutti gli originali, sia per quanto riguarda le strutture residenziali sia il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD). La documentazione in copia relativa all’utenza delle microcomunità è stata lasciata presso le strutture. Per quanto concerne la documentazione in copia relativa agli utenti dell’assistenza domiciliare, si evidenzia che non è stata sottratta bensì, trattandosi di documenti contenenti dati sensibili ed in assenza di una qualche disposizione del Comune, è stata custodita presso le sedi delle Cooperative in attesa di poterla consegnare all’Amministrazione. Il Comune solo in data 30 giugno, ore 15,40, si è premunito di richiederne con e-mail la consegna a fronte della decorrenza del servizio prevista per il giorno successivo. Detta documentazione è stata regolarmente consegnata all’Amministrazione Comunale.
In merito alla documentazione relativa alla sicurezza dei dipendenti comunali addetti alla struttura di via Saint Martin di Corléans, si precisa che la tenuta della stessa compete esclusivamente al datore di lavoro e non certo ai gestori della struttura comunale.
Rilevata pertanto l’assoluta infondatezza delle dichiarazioni della Pro.Ges e del dott. Loris Minelli, al Consorzio preme inoltre rilevare alcuni altri aspetti che possono contribuire a fornire una ricostruzione dei fatti più rispondente alla realtà.
1. Il grave ritardo con cui sono state previste le operazioni di passaggio delle consegne tra le due cooperative sono da imputare per la maggior parte al Comune di Aosta e per la restante alla Pro.Ges. Il Comune, infatti, ha provveduto, con discutibile tempestività, ad indire la gara in data 04.04.2009 e, a seguito di lungaggini nei lavori della commissione giudicatrice (03.06.2009-15.06.2009), ha comunicato formalmente gli esiti solo nella serata del giorno 24.06.2009, ovvero 6 giorni prima della decorrenza del servizio.
2. A seguito della richiesta del Comune di Aosta di consentire l’accesso dei coordinatori della Pro.Ges. alle strutture, il Consorzio, con comunicazione in data 25.06.2009, ha fornito la massima disponibilità, sollecitando telefonicamente le Assistenti Sociali del Comune di Aosta affinché si realizzassero incontri sia per le strutture residenziali sia per il SAD. Nessun riscontro è stato dato.
3. La riunione con i coordinatori del Consorzio per i passaggi di consegne relativi al SAD è avvenuta solo nella giornata di martedì 30.06.2009 e solo a seguito della richiesta da parte del Consorzio stesso e delle OO.SS.; l’incontro, originariamente previsto per le ore 10.00, è stato rinviato alle 14,00 per indisponibilità del nuovo gestore, il quale, nell’occasione, ha garantito la presenza della metà (tre) dei coordinatori previsti per lo svolgimento del servizio.
4. Relativamente alle strutture residenziali il “passaggio di consegne” è avvenuto nella tarda mattinata di martedì 30, e la Pro.Ges ha inviato presso le strutture soltanto due dei tre soggetti che nel pomeriggio hanno poi partecipato all’incontro sul Servizio di Assistenza Domiciliare, quando l’appalto prevede coordinatori distinti per servizio e struttura in numero complessivo di 11.
5. Alla data attuale la Cooperativa Pro.Ges. non ha ancora avviato il servizio “Assistenza Domiciliare di Quartiere” oggetto dell’appalto.
Le gravissime contestazioni operate dal dirigente comunale, dott. Minelli, a nostro avviso, sembrano essere finalizzate a far ricadere sul Consorzio le responsabilità per l’avvio problematico del servizio da parte della Pro.Ges e contribuiscono a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai disservizi e in alcuni casi addirittura dai mancati servizi che si stanno quotidianamente verificando.
A tal proposito è opportuno porre in evidenza che il dott. Minelli è lo stesso dirigente comunale che, senza contraddittorio alcuno, ha presieduto, nominato e determinato la spesa per la commissione giudicatrice, ha quindi provveduto all’aggiudicazione provvisoria a favore della Pro.Ges. e alla verifica di sussistenza dei suoi requisiti ed infine ha dichiarato con propria determina l’aggiudicazione definitiva del servizio, mentre oggi si pone addirittura nel ruolo del controllore.
In conclusione, il Consorzio Trait d’Union respinge con fermezza ogni addebito ad esso imputato ed invita l’Amministrazione Comunale a vigilare in merito al regolare svolgimento del servizio e a verificare la reale sussistenza dei requisiti della Pro.Ges, con particolare attenzione al possesso delle figure professionali richieste nel capitolato d’appalto.

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SESTA ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DEL TDU

mercoledì 8 luglio 2009

Oggi (ieri,ndr) 8 luglio 2009 dalle ore 14,30 sino alle 16,20, presso la sede della Fédération des Coopératives, si è tenuta la sesta assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori appartenenti al consorzio di cooperative sociali TDU.
56 le lavoratrici e i lavoratori presenti.
Per alzata di mano, verso la fine dell’assemblea, il gruppo riconferma pubblicamente di essere compatto ed esprime la volontà di continuare la resistenza civile nonviolenta.
Roberto Presciani (presidente del Consorzio Trait d’Union, ndr) introduce l’incontro.
Il primo momento, metodologicamente fissato, è, come sempre “dedicato” agli aggiornamenti e alla parte informativa.
Roberto comunica ai partecipanti lo stato delle cose e quanto è accaduto nell’ultima settimana.
Il 1 luglio è iniziata la gestione dei servizi di assistenza domiciliare, strutture per anziani centri diurni, assistenza domiciliare di quartiere dalla cooperativa sociale Pro.Ges.
Roberto illustra i problemi e le vicende cominciate a latere.
“Non ultima, e quella più importante. Siamo stati accusati di aver rubato, aver portato via, sottratto documentazione …
Segnala che il TDU, attraverso il suo legale, ha depositato venerdì scorso (3 luglio), presso il Comune di Aosta, una dettagliata memoria contenente tutte le proprie più ampie difese.
Il consorzio non ha risposto “a questa provocazione. Abbiamo fatto apposta!
Domani (oggi, ndr) su La Stampa, nelle pagine locali, ci è stata assicurata la pubblicazione, non integrale, di una lettera, in cui, nelle sue parti fondamentali, noi andiamo a dire quale è stato il nostro comportamento. E quindi … che non si permettano di insinuare questo … questa accusa di essere dei … pure, anche dei ladri… oltre a tutto.”
Questa sembrerebbe essere una manovra per deviare l’attenzione generale e per andare al di là, probabilmente, delle loro difficoltà.
“Loro”.
Il riferimento, seppur centrato sull’antagonista, potrebbe essere valido anche per le altre parti coinvolte nel conflitto: l’ente e i sindacati.
Dal punto di vista mediatico questa vorrebbe essere, da parte del TDU, l’ultima lettera affinché l’attenzione di tutti si concentrasse sull’effettivo servizio.
Roberto legge integralmente la lettera inviata, per la pubblicazione, a La Stampa.
Presciani presenta poi un secondo documento, in bozza, che sarà inviato ai gruppi consiliari: di esso Alberto Ragazzi sintetizza il contenuto e cita alcuni passaggi.
Segue la parte dedicata agli interventi e agli aggiornamenti a cura dei lavoratori.
4 sono le principali azioni in atto oltre allo studio e al perfezionamento delle altre opzioni e misure illustrate nelle precedenti assemblee.
La continuazione del monitoraggio rispetto ai disservizi o ai mancati servizi, in quanto le cooperative del consorzio ricevono ancora numerose segnalazioni da parte degli utenti.
L’invio del documento, attualmente in bozza, ai gruppi consiliari e ad altri organi di interesse collettivo (associazione dei consumatori).
La presentazione del ricorso.
L’istituzione di una sorta di uffici di collocamento presso il TDU. Si sta agendo per raccogliere i dati utili per la ricollocazione dei lavoratori resistenti.

Silvia Berruto




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