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25
Apr
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25 aprile 2024. ANTIFASCISTI persempre!

Per Anna Cisero il 25 aprile è sempre stato come il Natale per i credenti.

La piazza, la Liberazione (Aosta è stata liberata il 28 aprile 1945), la Libertà: per tutte e per tutti …

Anche per quell* che sarebbero venuti.

La Libertà che per Anna, e per i Resistenti, è Libertà per tutti: ché si è tutti liberi o nessuno è libero.

Le compagne, i compagni, i sacrifici, la paura, la lotta per tutt*. 

Il significato senza dubbi, senza se e senza ma, su quanto è stato, su che cosa vuol dire e cosa comporta essere ANTIFASCISTI. 

Inequivocabile.

Non mediabile.

Non variamente interpretabile.

Per Storia.

Per Memoria.

Persempre.

La gioia negli occhi di Anna è una luce difficile da descrivere. 

Quegli occhi vispi che diventavano lucidi per i ricordi indelebili quando parlavamo di Resistenza.

Lei che dal 1955 assunse la segreteria del Comitato Valle d’Aosta dell’A.N.P.I. (Associazione nazionale Partigiani d’Italia) e che è stata per più di cinquant’anni ‘’la memoria storica’’ della Resistenza locale.

Cara Anna quanto mi manchi, in questo freddo, in tutti i sensi, 25 aprile 2024.

Manca la tua lucidità, la tua visione chiara delle cose ma soprattutto la direzione. Anche se è sempre quella di sempre: ostinata e contraria.

In un contesto, quello di oggi, in cui non solo gli antagonisti e i fascisti, ma molti di quelle e di quelli per cui avete lottato affinché avessero voce, non accettando un pensiero altro, il dissenso, preferiscono togliere la voce agli altri.

Per questo da tempo non vado più in Piazza Emilio Chanoux, anche se sento e desidererei offrirti questo tributo.

Ma non è più possibile.

Sarà per le idee rubate e discutibilmente interpretate che tocca vedere. 

In quanto sottratte esse sono prive del pensiero precedente e di quello con-seguente, private degli elementi e dei tratti di Storia e di Memoria e destinate al vuoto cosmico dell’assenza. 

Di riflessione, di progettazione, di elaborazione esse si riflettono nell’assenza della successiva animazione culturale che o è o non è e non si può improvvisare.

Il tutto nell’assenza di produzione di materiali di documentazione di Storia e di Memoria di cui ogni attivista, anche politico, sa di ‘dover’ produrre. 

Questo è sempre stato un mio tarlo. 

L’ultima sollecitazione in merito, comunicata a un referente dell’associazione, risale solo a due giorni fa: affinché i giovani dell’A.N.P.I. si attivassero per produrre almeno una diretta delle celebrazioni di oggi con i loro smartphone.  

Ho coinvolto Anna in tante iniziative. 

Nel 2010 l’ho coinvolta nella riflessione sulla mia proposta di far eseguire la lettura dei Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana dal palco delle autorità da studentesse e da studenti, protagonisti, co-progettisti e co-conduttori del progetto culturale Collettivamente memoria, durante la cerimonia ufficiale del 25 aprile.

Le avevo illustrato l’idea, per conoscere il suo pensiero.

Volevo sapere se condivideva l’opportunità di “aprire” ai giovani un momento “laico” e nonviolento quale è la lettura dei Principi fondamentali della Costituzione concepita e proposta da Collettivamente Memoria nella liturgia celebrativa della manifestazione del 25 aprile, sempre uguale a se stessa, per la cura e per l’organizzazione delle associazioni combattentistiche locali. 

Anna aveva condiviso e sostenuto immediatamente la proposta.

Anna ha sempre creduto in Collettivamente memoria e alla lettura in piazza, a scuola e in biblioteca, dei Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, esito-prodotto felice della Resistenza, a cura e per voce delle studentesse e degli studenti.

Le giovani e i giovani adolescenti che lessero storicamente PER LA PRIMA VOLTA i Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana dal palco delle autorità il 25 aprile 2010 sono oggi donne e uomini di cultura, culturalmente e politicamente impegnati.

Progettano ‘progetti’ e eventi culturali sulla Resistenza, realizzano prodotti multimediali e lasciano un segno, un monito e un indirizzo per tutti NOI.

La lettura dei Principi Fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana dal palco delle autorità a Aosta, inventata e proposta dal progetto culturale COLLETTIVAMENTE MEMORIA, è iniziata nel 2010 è stata fino al 25 aprile 2017.

Poi è stata censurata.

La lettura collettiva ha una storia propria: a scuola, in biblioteca, in piazza.

Dopo la censura la lettura collettiva è continuata a scuola, in biblioteca e in piazza. E in rete.

Non a Aosta.

Era dedicata alla scuola. Per le studentesse e per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado era stato pensato, dedicato e attuato, sino al 2017, lo spazio sul palco delle autorità per la lettura collettiva dei Principi fondamentali della Costituzione Italiana.

A scuola intendeva restare.

Così come in biblioteca e in piazza.

La lettura dei Principi fondamentali è diventata, qui in paese, un fatto di stile e rilevanza sportiva.

Il tornei di calcio nei pomeriggi del 25 aprile come la lettura da parte di un gruppo sportivo sono equivalenti nel pensiero e nell’immaginario degli ‘’sopraggiunti’’ proponenti.

Nessuno si senta offeso. 

Tutto si tiene.

Anche la goffaggine della brutta copia(tura) 

Per l’idea originaria che nasce da una storia precisa che gli appropriatori indebiti dell’idea non hanno avuto, non hanno e non avranno mai se non nel caso tardivo di un improbabile costruzionismo, rinvio alla lettura del mio con-tributo ‘’Tributo ad Anna Cisero Dati. Staffetta partigiana. Maestra. Amica

Grazie Anna. 

Persempre.

Silvia Berruto, antifascista

® Riproduzione riservata

13
Apr
15

RESTIAMO UMANI. The Reading Movie – Aosta – Lunedì 13 e martedì 14 aprile – Biblioteca regionale di Aosta

Ai tempi di Internet proporre ed assistere ad una visione collettiva LIVE di un film-reading (collettivo) significa comprendere e dunque condividere.

Questo l’impegno a diffondere questa inestimabile testimonianza il più possibile – come richiesto dagli autori Fulvio renzi e Luca Incorvaia – “poiché l’unico aiuto che la Verità può ricevere è essere conosciuta”

Il progetto culturale COLLETTIVAMENTE MEMORIA 2015

e il progetto culturale © LIB(E)RI NON BOMBE di Antonella Cafasso e SIlvia Berruto

insieme ad altri 11 promotori *

propongono

in BIBLIOTECA REGIONALE DI AOSTA

per

Lunedì 13 aprile – Biblioteca regionale di Aosta – ore 21.00

Lunedì 14 aprile – Biblioteca regionale di Aosta – ore 18.00

Proiezione integrale del film RESTIAMO UMANI. The Reading Movie.

Un film del regista Fulvio Renzi. Diretto da Luca Incorvaia. Scritto da Vittorio Arrigoni.
Anteprima assoluta.

Proiezione del film-lettura integrale del libro “Gaza-Restiamo umani” scritto da Vittorio Arrigoni. Diario giornaliero dei 22 giorni di massacro avvenuto durante l’operazione “Piombo fuso” tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009.

Una proposta dei progetti culturali “Collettivamente memoria 2015” e ©LIB(E)RI NON BOMBE di Antonella Cafasso e Silvia Berruto

Promotori: “Collettivamente memoria 2015” con Giornalisti contro il Razzismo, GLOB011 Officina di informazione glocale e A.N.S.I.- Associazione nazionale stampa interculturale, Espace Populaire, Scuola di Pace, Voce di Pace, ©LIB(E)RI NON BOMBE, Movimento Nonviolento Valle d’Aosta, , Legambiente Valle d’Aosta, Donne in Nero Valle d’Aosta, Dora Donne in Valle d’Aosta, Libera Valle d’Aosta.

Vik è stato qui da noi all’espace populaire il 14 dicembre 2009 (http://mariobadino.noblogs.org/post/2009/11/21/restiamo-umani-luned-14-dicembre-vittorio-arrigoni-ad-aosta/) ed è ancora e sempre con noi.

Questi i pezzi da me postati su Vik

AOSTA, 2010, june 1. For Freedom Flotilla
https://silviaberruto.wordpress.com/2010/06/06/aosta-2010-june-1-for-freedom-flotilla/

A VITTORIO. PER VITTORIO
https://silviaberruto.wordpress.com/2012/04/01/a-vittorio-per-vittorio/

STAY HUMAN. RIMANIAMO UMANI. PER VIK
https://silviaberruto.wordpress.com/2011/04/21/stay-human-riamaniamo-umani-per-vik/

STAY HUMAN !

con com-passione laica,

una dei 1600 cofinanziatori partecipanti al crowdfunding di questa opera,

con rispetto,

silvia

14
Nov
14

Giornalismo di Pace. Il possibile contributo dei media alla trasformazione nonviolenta dei conflitti. Torino. Centro Studi Sereno Regis

venerdì 14 novembre 2014

ore 15.00
sala Gabriella Poli

 

Il giornalismo di pace è emerso nella metà degli anni 1990 come un nuovo campo interdisciplinare d’interesse per giornalisti professionisti e per attivisti della società civile, ricercatori universitari e quant’altri interessati al nesso conflitti-media. Offre sia un insieme di proposte e opzioni pratiche a redattori e reporter, sia una base per sviluppare criteri valutativi per l’analisi critica del reportage di guerra.
Su questo tema, poco presente nel dibattito e nella pratica in Italia, il Centro Sereno Regis lavora da anni, sin da quando fu organizzato il primo convegno di studi (15-16 dicembre 2006) con la partecipazione dello studioso per la pace Johan Galtung e Mimmo Candito, reporter de La Stampa, come principali relatori.
Questa nuova iniziativa nasce dal cresciuto interesse sorto su questo tema in vari ambienti professionali e accademici.
La data del 14 novembre è un appuntamento scelto per ricordare la figura e l’opera di Gabriella Poli, prima capocronista donna italiana a La Stampa, definita dai suoi colleghi “cronista di un’epoca”, con caratteristiche, stile e interessi che sicuramente rientrano nell’ambito del giornalismo di pace.
Occorre precisare che anche se la proposta iniziale si soffermava soprattutto sulle situazioni di conflitti armati di larga scala, il giornalismo di pace si è andato estendendo a ogni forma di conflitto, dal micro al macro, su scala locale come su scala internazionale.
L’iniziativa del convegno del 14 novmbre nasce anche dalla collaborazione avviata tra il Centro Studi Sereno Regis e il “Master Biennale di Giornalismo” dell’Università di Torino, diretto dal prof. Peppino Ortoleva e coordinato da Vera Schiavazzi, giornalista de La Repubblica, con l’adesione del Centro Interateneo di Studi per la Pace.
Programma
Ore 15,00 Presentazione del seminario e consegna della borsa di studio “Gabriella Poli” per il “ Master Biennale di Giornalismo” Università di Torino
Ore 
15,30 Nanni Salio
 “Giornalismo di pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti”
Ore 16,00  Silvia De Michelis 
“Il dibattito internazionale sul giornalismo di pace”
Ore 16,30  Luigi Bonanate 
 “Il ruolo dei media nelle relazioni internazionali”
Ore 17,00  Mimmo Candito “Esperienze sul campo di giornalismo tra pace e guerra”
Seguirà dibattito
Ore 18  Esperienze e casi di studio
Marinella Correggia, “Dall’Iraq all’Afghanistan; dalla Libia alla Siria. Il giornalismo tra manipolazione e ricerca della verità”
Ugo Borga, “Sotto vento? Esperienze di fotogiornalismo di pace in aree di guerra”
Luca Giusti, “Re-media: rimedi per media che non mediano”
Marta Belotti, Jessica Boscolo, Enzo Ferrara, Daniela Iapicca, “Come comunicare il cambiamento climatico”
Luca Rolandi, “Giornalismo cattolico e pace”
Maria Teresa Martinengo, “Cronaca locale e conflitti”
ore 19 Dibattito e conclusioni

GIORNALISMO DI PACE. UN CONVEGNO INTERNAZIONALE A TORINO IL 15 e 16 DICEMBRE 2006

by Silvia Berruto




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