08
Gen
11

COLLETTIVAMENTE MEMORIA 2011. I prodromi

“Collettivamente memoria” è un qualcosa che qualcuno ha definito “una rassegna”.
E’ nata per vivere e per fare memoriE: collettive.
Da qui il titolo ambizioso.
Ho voluto ideare “Collettivamente memoria” per una necessità, non più rinviabile, culturale, politica, di impegno civile collettivo, di un NOI.
Un NOI forte: nella e sulla storia, così come nelle e sulle MEMORIE.
Della vita di tutti i giorni.

Giunta alla quarta edizione, “Collettivamente memoria” vive dell’apporto, dal basso, di tutt* coloro che vogliono, per scelta, esserci.
In autofinanziamento.
Nei luoghi di responsabilità e di proprietà culturale, collettivi, della cittadinanza allargata: la scuola, la biblioteca e la piazza (agorà).

Mercoledì 22 dicembre scorso è iniziata, di fatto, la quarta edizione di Collettivamente memoria.
A scuola.
Ad Aosta.
Presso l’Istituzione scolastica San Francesco.
Protagoniste sono state due classi terze con 44 giovani redattori: le studentesse e gli studenti della terza A e della terza B.

Per lo studio di un documento video.
Un corto.
Per un lavoro di redazione: la restituzione del documento.
Per una recensione particolare: a cura di giovani cittadini, consapevoli di esserlo.
Ho voluto proporre un intervento giornalistico, di tipo redazionale, con i giovani aspiranti redattori.
Un lavoro mirato su un testo proposto, visionato, elaborato, lavorato e restituito, per iscritto, dai piccoli redattori, in un tempo utile ridotto: cinquanta minuti.
Il doc è “RAZZA IMPURA” il corto dell’amica e regista Maura Crudeli.

La manifestazione, esito e prodotto di quattro edizioni, è un corpus unico –  un percorso di percorsi – così mi piace definirlo e così è concepita anche ogni singola edizione.
Questo  l’impianto, l’obiettivo e il senso di Collettivamente memoria, che resta pur sempre un’idea-azione sperimentale, perché è in progress, pur nella sua forma già di attuale organicità progettuale.

Devo, e desidero, per onestà intellettuale, segnalare di aver osservato alcuni, fare ricognizione e poi frequentare, e far frequentare, singole unità del percorso: libera scelta, certo,  ma che vale quanto vale una qualsiasi estrapolazione.
So che alcuni di loro hanno dato pareri e suggerimenti, in modo disinvolto, senza rendersi conto di questo aspetto distintivo e pur così fondativo.

Accompagneranno NOI – molti di noi, anche quest’anno, ma quest’anno alla prima prova d’esame nei confronti della la capacità reale di raccolta del testimone e della susseguente azione – che abbiamo accettato di accogliere da Italo, le/i nostre/i maestre/i, amiche e amici ormai di lunga data.
Ancora una volta.
Italo Tibaldi, deportato a Mauthausen e a Ebensee.
CON NOI.
In un modo altro, rispetto agli anni scorsi.
Ida Desandré, deportata a Ravensbrück, Salzgitter e Bergen-Belsen.
La staffetta partigiana Anna Dati.

Proveremo ad agire l’impegno del fare Collettivamente memoriE.
Per vivere e per creare occasioni di democrazia intese come partecipazione.

Lo faremo ancora dal basso, con tutte e tutti coloro che vorranno esserci, con tutte e tutti coloro che hanno firmato e che vorranno ancora firmare, a suggello del proprio impegno, il quaderno, quest’anno di colore blu, dell’impegno collettivo.

Quest’anno si amplia il programma di incontri.
Sino a maggio 2011.
Sarà con noi Manlio Milani, presidente dell’associazione Caduti strage di Piazza Loggia e della Casa della Memoria di Brescia.
Per riflettere, non solo da Bresciani, da cittadini italiani e/o da cittadini del mondo,  sulla sentenza sulla strage di Piazza della Loggia dello scorso 16 novembre 2010 per la quale sono gli imputati sono risultati TUTTI ASSOLTI.

In questo “percorso di percorsi” saremo tutt* coinvolt* in un atto di protagonismo collettivo.
Nessun* potrà restare solo uditore passivo.

A chi leggerà questo articolo chiedo di diffondere e di promuovere Collettivamente memoria, come atto politico collettivo.
E di darne rimando, se possibile, a questo blog.

Il programma ha voluto un tributo-omaggio a Italo permanente (previsto in ogni incontro), festeggerà la presenza – da lei assicurata – di Ida Desandré, per riflettere e per “provare a dire” come sola Lei può fare – della e sulla deportazione.

Per una riflessione.
Imprescindibile.
Proposta dalla sottoscritta.
Essa verterà, COLLETTIVAMENTE, per chi vorrà portare il suo contributo – LIVE – senza richieste di sorta e d’ufficio e senza preparazione alcuna, alla riflessione su alcune parole SCELTE fra quelle appartenenti all’universo concentrazionario.
La scelta di tutte e di tutti NOI: italians, meteci, stranieri, migranti, italians che non si riconoscono più come tali, di tutt* coloro che vorranno esserci per raccontare le loro storie.
Senza formalità: inviti, riverenze e ossequi vari.
Che di questo non è cosa.
Giornalisti contro il razzismo ci sarà.
Per tutt* * giovani che vorranno esserci per la restituzione dei dati sui lavori, degli studenti dell’Istituto Regina Maria Adelaide di Aosta, lavorati nel corso della proposta di GCR, a scuola, il 10 dicembre scorso.
Per il protagonismo della conduzione di alcuni incontri a cura di giovani protagonist*.
Per la testimonianza di figli e nipoti di deportati.
Per le idee, le azioni e i progetti che intendono provocare le nostre coscienze e il nostro senso di responsabilità.
Collettivi.
Collettivamente …
MEMORIE.

Con rispetto e con tutta la forza che posso
silvia berruto

ideatrice di Collettivamente memoria
fotografa e giornalista
forse … anche contro il razzismo

 

PROGRAMMA PROVVISORIO 2011

EDIZIONI DI COLLETTIVAMENTE MEMORIA
2008

2009

2010

 


0 Risposte to “COLLETTIVAMENTE MEMORIA 2011. I prodromi”



  1. Lascia un commento

Lascia un commento


gennaio: 2011
L M M G V S D
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31  

Mesi